Era ossessionato dall'avvenente corsista della Facoltà di Accademia delle Belle Arti. Un professore universitario non ha trattenuto il proprio impeto ed in più una circostanza non ha trattenuto il suo istinto davanti alle grazie della giovane allieva. Il docente dell’Università di Carrara è finito a processo per violenza aggravata. Il Gip ha accolto le richieste del pubblico ministero ed ha rinviato a giudizio il sessantenne che era finito sotto inchiesta in seguito alla denuncia di una studentessa. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti il professore di tecniche dell’incisione aveva letteralmente perso la testa per la ragazza originaria di Arcola.

L’uomo non perdeva occasione per manifestare il suo interesse alla ventiduenne. Inizialmente gli approcci sono stati più soft con sguardi indiscreti e timidi ammiccamenti. Nel giro di poco tempo le avance sono diventate sempre più indiscrete e pressanti e per la toscana è iniziato un autentico incubo.

Le attenzioni particolari durante le sedute di studio

Per la giovane le lezioni del prof col vizietto erano diventate sempre più insostenibili per il terrore di pesanti apprezzamenti e di proposte indecenti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso il 17 marzo scorso quando il docente ha perso ogni freno inibitore. La studentessa ha riferito che il sessantenne si sarebbe avvicinato con una scusa e le avrebbe sussurrato all'orecchio di dargli l’email.

Nella circostanza l’insegnante di tecniche dell’incisione avrebbe utilizzato una voce suadente prima di passare ad un tono più perentorio. Nello stesso momento l’uomo avrebbe iniziato strusciare le parti intime sulla coscia della ventiduenne. Il colloquio tutt'altro che accademico si sarebbe concluso con un esplicito palpeggiamento.

A processo

In un primo momento la giovane non ha avuto il coraggio di denunciare quanto gli era accaduto durante la seduta di studio alla Facoltà di Accademia delle Belle Arti di Carrara. Con il trascorrere dei giorni la toscana ha trovato la forza di confidare le molestie ai familiari e, superato l’iniziale disagio psicologico, ha deciso di recarsi di raccontare l’accaduto alle forze dell’ordine.

Nel giro di pochi mesi si è passato dall'avviso di garanzia al rinvio a giudizio per violenza aggravata. Nel frattempo il professore universitario è stato trasferito ad altro istituto universitario. Da rimarcare che il sessantenne è un apprezzato critico d’arte e ha insegnato anche le Accademie di Bari, Roma e Milano.