La marcia su Roma, quella originale, è avvenuta il 28 Ottobre 1922, quando 25.000 camice nere marciarono verso la capitale rivendicando dal sovrano la guida politica del Regno d'Italia e minacciando, in caso contrario, la presa del potere con la violenza. La manifestazione finì due giorni dopo quando il Re d'Italia diede a Mussolini l'incarico di formare il nuovo governo. Ora Forza Nuova, rievocando il passato, sfilerà per le vie di Roma per manifestare contro il governo.
L'Anpi insorge e il questore revoca l'autorizzazione
La manifestazione indetta da Forza Nuova già diverso tempo addietro ha dato dei grattacapi non indifferenti ai dirigenti delle forze dell'ordine e al Ministro dell'Interno Minniti.
A seguito delle tantissime proteste da parte degli ambienti della sinistra, comunità ebraica di Roma e dall'associazione partigiani d'Italia il ministro ha chiesto al questore di respingere l'autorizzazione. Il 28 Ottobre dunque non ci sarà nessuna manifestazione e tanto meno nessuna marcia su Roma, o almeno è l'auspicio delle istituzioni. Il Questore di Roma, Guido Marino, a seguito di una riunione con la prefettura in cui sono emersi i "gravi rischi per l'ordine pubblico in caso dello svolgimento della manifestazione" ha deciso di firmare il provvedimento di revoca. Forza Nuova dal canto suo ovviamente non ci sta e Roberto Fiore, leader del movimento, annuncia che per questioni di principio la manifestazione la faranno ugualmente.
L'Anpi ha reagito immediatamente chiedendo che venga rispettato il divieto e l'ordine democratico, e che non venga permesso che si svolga una manifestazione di chiaro stampo fascista. Il braccio di ferro tra l'organizzazione di estrema destra e le forze dell'ordine non accenna ad attenuarsi.
In Campidoglio cerimonia antifascista
Il ministro Minniti ha dunque annunciato che l'autorizzazione è stata revocata e che dunque non ci sarà alcun corteo. Inizialmente era stato previsto con partenza dall'Eur alle ore 16 del 28 Ottobre, ma Forza Nuova dice che ci sarà lo stesso. "Dovranno comunicarci formalmente del divieto, non escludiamo il ricorso" così Roberto Fiore preannuncia una battaglia anche legale contro le istituzioni, e ha annunciato che a breve pubblicherà un appello a cui hanno aderito personalità del mondo della cultura, politica e legale. Per Carlo Smuraglia, presidente dell'associazione partigiani, non devono essere permessi atteggiamenti eversivi e anarchici da parte di Forza Nuova.