La marcia su Roma del 28 ottobre non s’ha da fare. È questo l’ordine perentorio giunto alla questura di Roma dal ministero dell’Interno. “Con le motivazioni da me già espresse in Parlamento ho già dato disposizione al questore di Roma di non concedere l’autorizzazione per la manifestazione”, avrebbe detto il titolare del Viminale, marco minniti. In realtà, ad essere vietata non è alcuna Marcia su Roma, rievocativa della Marcia ‘originale’, quella dei fascisti di Benito Mussolini del 28 ottobre 1922. Quella che il ministro del Pd vorrebbe vietare è la Marcia dei Patrioti, organizzata dal movimento politico di estrema destra Forza Nuova.

Il partito di Roberto Fiore, per bocca del suo fondatore, non si dà però per vinto e annuncia che la manifestazione si svolgerà lo stesso.

Il programma della Marcia su Roma del 28 ottobre

La guerra politico-mediatica tra Forza Nuova e Viminale era cominciata già ai primi di settembre scorso, quando i militanti forzanovisti avevano annunciato, tramite siti internet e pagine Facebook, la convocazione di una cosiddetta Marcia dei patrioti con lo slogan ‘Tutto per la patria’. Già il mese scorso, come vedremo sotto, il ministro dell’Interno Minniti aveva dichiarato alla Camera di voler negare l’autorizzazione alla manifestazione. Ma i seguaci di Roberto Fiore hanno deciso di tirare dritto e di convocare lo stesso il ‘loro popolo’ in piazza.

Il programma della non Marcia su Roma, pubblicato ieri 11 ottobre sulla pagina Fb di FN, prevede il concentramento dei partecipanti a piazzale Pier Luigi Nervi, nel quartiere ‘fascistissimo’ dell’Eur, presso il Palalottomatica (già PalaEur). Appuntamento fissato per le ore 14.00, con partenza del corteo, il cui percorso è ancora sconosciuto, alle 16.00.

La chiusura di Minniti e la reazione di Fiore

Come accennato nei paragrafi precedenti, Marco Minniti avrebbe già dato disposizioni alla questura di Roma di non concedere l’autorizzazione richiesta dagli organizzatori della manifestazione. Stessa linea politica tenuta dal ministro il 20 settembre scorso quando, rispondendo ad una domanda durante un question time alla Camera, aveva lasciato intendere di voler sicuramente vietare la Marcia su Roma di Forza Nuova perché, a suo giudizio, l’iniziativa richiamava “in modo palese l’atto di nascita del Regime fascista e la Marcia su Roma”.

Una manifestazione “in chiaro contrasto” con la legge Scelba che vieta la ricostituzione del partito fascista e l’apologia del Regime. Contro le dichiarazioni di Minniti, definite “irrituali”, si scaglia il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, il quale rilancia affermando che il 28 ottobre a Roma “manifesteranno tutti gli italiani che amano davvero la patria”.