Stati Uniti d'America, Michigan. Quest'epoca, scevra da ideologiche posizioni socio-politico-culturali, non smette mai di stupirci, o forse, ormai, non dovremmo più parlare di stupore. Michael Zydel, ecco l'identità dell'americano salito agli onori della cronaca non per mancato rispetto degli obblighi di domicilio coatto e della libertà vigilata, ma per gli sviluppi legati alla decisione di arrendersi con sprezzante atteggiamento da guascone.
Una vera chicca da social network
Infatti, visto che la polizia di zona (si tratta della cittadina di Redford Township) si era decisa a postare su Facebook una richiesta di collaborazione da parte dei concittadini, affinché aiutassero le forze dell'ordine ad riassicurare ai domiciliari il fuggiasco, lo stesso ha deciso di proporre una sfida: si sarebbe consegnato alla giustizia se un successivo post del Dipartimento avesse ottenuto 1000 condivisioni, in più avrebbe portato in Centrale 12 ciambelle oltre a raccogliere l'immondizia dalle scuole.
La vera notizia a questo punto però è che il caro Michael, dopo aver preso atto delle condivisioni effettivamente ottenute dal messaggio della Polizia, si sia costituito, tra la sorpresa di molti e la gioia dei tutori dell'ordine nel vedere le ciambelle.
Cosa dovremmo ormai meravigliarci di leggere? Quale notizia potrebbe ormai sconvolgere le nostre giornate? Dobbiamo semplicemente prendere atto del fatto che ognuno di noi viva più vite parallele, quindi oltra alla reale e fisica anche altre virtuali: ecco cosa ci potrebbe dare la possibilità di leggere notizie come questa, che arriva da oltre Oceano, e non cadere in depressione.
Vi è una scena del film di Truffaut, Fahrenheit 451 (ispirato all'omonimo capolavoro di Bradbury), in cui la protagonista attende con ansia di essere interpellata, da casa, tramite conversazione in video conferenza, da altri due attori, per partecipare ad una scena di una soap famosa.
Il romanzo di fantascienza è del 1953 e con incredibile lungimiranza intravede le sorti dell'individuo riguardo alla comunicazione multimediale ed al rapporto interrelazionale tra simili. L'ossessione del virtuale come surrogato del mondo fisico che ci circonda ma ci soddisfa sempre meno, l'effetto quasi allucinogeno dei mega "visori" che prendono posto dei libri in casa, il tutto magistralmente caricaturizzato da Truffaut in una magnifica sigla con titoli esclusivamente audio.
Sic transit gloria mundi.