Noa Jasma, una 20enne che studia ad Amsterdam, in Olanda, ha usato Instagram per far sentire la sua voce e quella di tutte le donne che, ogni giorno, vengono molestate. L'iniziativa della ragazza è senza dubbio interessante ed utile. Noa ha scattato selfie con tutti gli uomini che, nell'arco di un mese, le hanno fatto avances pesanti e l'hanno molestata; poi ha pubblicato gli scatti sul profilo Instagram 'Cari molestatori', un profilo per denunciare gli abusi che quotidianamente molte donne sono costrette a subire. Noa ha raccontato che molti uomini le hanno detto frasi del tipo 'Sexy girl, dove vai?' oppure 'So cosa farei con te, baby'.
Noa e i molestatori su Instagram
I selfie postati su 'Cari molestatori' ritraggono Noa insieme ai suoi molestatori. Un bel coraggio quello della studentessa di Amsterdam. Un'audacia messa a disposizione delle tante donne che vengono molestate e umiliate ogni giorno ma che non lo dicono, per diversi motivi. Noa ha voluto essere così la portavoce del popolo delle donne importunate e maltrattate. Il progetto è durato un mese. Ora la Jasma mette a disposizione il profilo 'Cari molestatori' a tutte coloro che hanno intenzione di fare ciò che ha fatto lei, ovvero narrare gli abusi con le foto. Stanca di sentire spesso apprezzamenti vergognosi, sessisti e umilianti, Noa ha voluto adottare una strategia intelligente contro gli abusi sulle donne.
Per un mese intero, ad ogni uomo che le faceva avances indecenti chiedeva di scattarsi un selfie con lei. 'Quando ho chiesto a un uomo di venire con me per scattarsi una foto, ha risposto con entusiasmo'.
I volti degli stalkers: il riscatto di Noa
La studentessa 20enne dice che molte persone non sanno quello che, giornalmente, tante donne devono sopportare.
Abusi commessi nei luoghi più disparati. Ecco allora il piano vincente per far vedere a tutti i volti degli stalkers. Nel mese di settembre sono state postati 24 selfie con i seccatori nel profilo Instagram 'Cari molestatori'. In ogni selfie, Noa appare in primo piano, con uno sguardo assente, da cui non traspaiono particolari emozioni.
Vicino a lei gli stalkers, ovvero uomini che l'avevano appena importunata. La 20enne ha rivelato che l'idea le è venuta sul treno, un giorno, mentre due ragazzi le facevano apprezzamenti osceni e la filmavano. Nel corso di una recente intervista, la studentessa olandese ha confessato di aver spesso pensato al piano contro i molestatori ma non aveva mai avuto il coraggio di fare il primo passo.