Il più popolare dei social network, Facebook, scorre spesso lungo il ticchettìo del nostro indice sopra lo smartphone e cerca di attrarre la nostra attenzione con le lamentele, le frustrazioni e le nostalgie della maggior parte dei suoi utenti. Benché sia restio a far stimolare la mia curiosità da questa tipologia di post, persevero nella consapevolezza che qualche buona notizia viene sempre pubblicata e mette il buon umore. Nella fattispecie, inorgoglisce anche lo scrivente perché ad esserne protagonista è la sezione di Solarino dell'Avis, dove mercoledì Gaetano Carrubba (nella foto) ha varcato la soglia della sua ottantesima donazione.
Lo considero un obiettivo eccezionale e un gesto di grande altruismo. Personalmente, infatti, lo scorso 20 ottobre ho effettuato la mia tredicesima donazione, per cui potete immaginare con quanta ammirazione abbia visto adesso su Facebook la foto del signor Carrubba accanto a Santo Bordonaro.
Donare per aiutare gli altri
Donare il sangue non è un abitudine così scontata ma è bene qui ricordarne i requisiti affinché coloro che ne abbiano desiderio possano avvicinarsi al meraviglioso mondo di solidarietà cui spalanca le porte. Per poter essere donatori, infatti, bisogna godere di un buono stato di salute, non essere sotto peso, avere una pressione arteriosa regolare e fare una vista sana. L'uso di alcol e droghe, i viaggi in paesi a rischio di malattie, una vita intima non regolare, l'aver fatto sul corpo dei tatuaggi, l'essere stati poco bene nei giorni che precedono la donazione e l'aver fatto uso di medicinali sono tutte controindicazioni alla donazione, il cui primo passo è comunque quello di una visita presso il centro più vicino.
Qualora vengano soddisfatti tutti i requisiti per essere dei donatori, inizierà un'esperienza unica perché ogni donazione può salvare fino a tre vite umane e non importa non conoscere a chi sia andata la propria sacca.
Donare aiuta se stessi
Ogni qual volta lasceremo i nostri quattrocentocinquanta milligrammi di sangue staremo meglio, sapendo di aver fatto del bene.
Anche a noi stessi. Perché essere donatori è uno dei migliori strumenti per controllare periodicamente la qualità del proprio sangue e verificare il proprio stato di salute, anche chiedendo ad ogni donazione che i medici interroghino il sangue su qualche dubbio specifico che vogliamo rimuovere dalla nostra mente.