Vittorio Brumotti, campione di bike trial ed inviato di Striscia la Notizia, torna a far parlare di sé per una nuova aggressione che lo ha visto protagonista mercoledì sera durante la realizzazione di un servizio per il TG satirico.

L'aggressione

La troupe si era recata a Padova per una nuova inchiesta sullo spaccio di droga quando, nei pressi della stazione ferroviaria, sono stati presi di mira da un gruppo di spacciatori che, minacciandoli affinché interrompessero le riprese, sono presto passati alle mani e al lancio di oggetti tra cui una bottiglia di vetro, che fortunatamente non ha colpito il corrispondente e nessuno dei ragazzi al suo seguito.

Dopo i primi diverbi, il gruppo di aggressori è progressivamente aumentato fino a quando Brumotti ed i due cameramen che lo accompagnavano si sono ritrovati ad essere accerchiati da decine di spacciatori che li hanno costretti a trovare riparo all’interno della stazione.

Tuttavia, non contenti della ritirata, alcuni dei pusher si sono dati all’inseguimento continuando ad inveire contro l’inviato fino a colpirlo con una buccia di banana.

La scorsa settimana l'attacco a Bologna

Lo scorso 15 novembre il biker savonese, insieme ai suoi collaboratori, aveva subito un violento assalto presso il parco della Montagnola di Bologna, dove si era recato per raccontare la grave situazione legata allo spaccio e, come rivelavano le immagini recuperate e trasmesse da Striscia, addirittura alla vendita di armi.

In quell’occasione Brumotti, fingendosi un potenziale cliente, aveva estratto il megafono all’ennesima offerta di stupefacenti per denunciare l’indicibile degrado che dilaga in pieno centro cittadino, in un luogo frequentato da bambini e famiglie situato a poca distanza da un asilo, finendo così nel mirino di numerosi spacciatori che, tra strattoni e minacce, avevano sottratto anche parte dell’attrezzatura destinata alle riprese.

Lo spaccio nelle grandi città

La situazione legata allo spaccio di stupefacenti sembra ormai aver raggiunto un punto di estrema criticità, considerando che entrambe le aggressioni subite da Brumotti e co. si sono consumate in luoghi centrali di grandi città come Padova e Bologna, dove è evidente un mancato controllo ed intervento da parte delle forze dell’ordine al fine di far fronte al problema.

I pusher, oltre a condurre indisturbati le proprie attività, sembrano non essere soggetti ad alcun timore nei confronti delle autorità al punto che appaiono pronti a rispondere alle denunce con la violenza.