E' iniziato oggi, 22 novembre 2017, l'incidente probatorio relativo al caso dei due appartenenti all'Arma dei Carabinieri che, il 7 settembre 2017 sono stati accusati di violenza carnale da due studentesse americane di 17 e 21 anni mentre erano in servizio a Firenze. Le domande che dovrebbero essere sottoposte alle due ragazze sarebbero moltissime. Solo uno dei due Avvocati della difesa ne ha predisposte ben 250 per ognuna delle due ragazze. Ma a decidere quali, effettivamente, saranno sottoposte alle due studentesse sarà esclusivamente il Gip Mario Profeta.

In cosa consiste l'incidente probatorio

L'incidente probatorio, come ricordavamo, è iniziato oggi nell'aula bunker di Santa Verdiana a Firenze e costituisce un passaggio fondamentale per determinare cosa sia veramente accaduto quella sera del 7 settembre. Da un punto di vista strettamente tecnico - legale l'incidente probatorio è disciplinato dall'articolo 392 del Codice di Procedura Penale e costituisce la procedura attraverso la quale le parti in causa possono chiedere l'assunzione anticipata dei mezzi di prova. Si tratta, quindi, di una vera e propria sessione d'indagine le cui risultanze possono essere utilizzate direttamente nel successivo dibattimento. In questa fase, quello che le due studentesse dichiareranno verrà, per cosi dire, cristallizzato e utilizzato nelle fasi successive del processo.

In aula presente uno solo dei due militari accusati

Dei due militari accusati della violenza del 7 settembre, che tanto discredito ha gettato sulla Benemerita, cioè l'appuntato Marco Camuffo e il Carabiniere Scelto Pietro Costa, in aula era presente soltanto quest'ultimo. Peraltro, sono stati evitati accuratamente tutti i contatti tra il Carabiniere e le due studentesse che sono giunte all'aula bunker di Santa Verdiana a bordo di un furgone con i vetri oscurati.

Il legale del Costa, Giorgio Carta,al momento di entrare in aula ha dichiarato alla stampa di essere ottimista sull'andamento dell'incidente probatorio e di aver consegnato al Gip ben 250 domande per ogni studentessa. Queste dovrebbero essere vagliate, anticipatamente, dal giudice e sottoposte alle ricorrenti tramite un'interprete.

Ovviamente, anche le loro risposte saranno tradotte a beneficio della difesa.

Ricordiamo che per il Gip, Mario Profeta, gli indizi raccolti contro i due militari sono giudicati gravissimi. Infatti, sarebbero venuti meno alle più elementari regole di condotta di un agente in servizio utilizzando l'auto in dotazione per accompagnare a casa due civili. I due Carabinieri hanno sempre sostenuto che le due ragazze erano consenzienti al rapporto. Ma, secondo il Gip, ad aggravare la posizione dei due militari sarebbe anche il fatto che le ragazze erano ubriache e quindi, di fatto, incapaci di intendere e di volere.