Se pensavate di averle sentite veramente tutte dopo la notizia che vi abbiamo raccontato di una nonna che ha ucciso la propria nipotina bruciandola nel forno di casa, quello che è accaduto a Bergamo è senza dubbio meno grave, ma ha destato altrettanto scalpore perché per molti si è trattato di un vero e proprio episodio di razzismo. Razzismo perpetrato tra l'altro, perché purtroppo non è la prima volta e probabilmente non sarà neanche l'ultima. L'annuncio di lavoro che è apparso nella vetrina di un'agenzia ha fatto scoppiare il caos, anche perché la minoranza, che forse al Nord non lo è più da molto tempo, si è sentita discriminata ancora una volta.
L'annuncio: 'Come prima lingua l'italiano e come seconda il bergamasco'
L'annuncio di lavoro in questione, secondo quanto riportato da Fanpage.it, recita così: "Cercasi casalinga, ma solo se è di Bergamo o al massimo della Lombardia". Essere di Bergamo o al massimo della Lombardia. É questa l'estrema sintesi dell'annuncio apparso al centro della città che, dopo aver fatto il giro dei social network, ha finito per alimentare numerose polemiche. Il cartello, infatti, conferma la ricerca, per una famiglia signorile con abitazione in Bergamo centro, di una casalinga esperta che non abbia più di 50 anni, di cultura italiana che si deve occupare delle pulizie giornaliere della casa, ma soprattutto che abbia "come prima lingua l'italiano e come seconda il bergamasco".
Non ci sono dubbi che questo sia un episodio grave di razzismo, perché le persone che hanno inserito questo annuncio non solo non hanno preso in considerazione le persone di origine straniera, ma addirittura la discriminazione è allargata anche a chi proviene da regioni diverse dalla Lombardia.
Dopo l'episodio di razzismo: la giustificazione del titolare dell'agenzia
Immediatamente dopo la risonanza mediatica che ha avuto l'annuncio di lavoro, a rispondere alla bufera scatenata sul web è stato il proprietario dell'agenzia, spiegando alla testata giornalistica Bergamo News che l'annuncio è stato sicuramente brutto ma che lo aveva chiesto un'amica perché era ormai esasperata dal fatto che tutte le casalinghe che aveva avuto fino a quel momento le avevano sempre rubato qualcosa.
Come se a Bergamo non esistano i ladri, insomma.
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