"Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace": questo il titolo del messaggio redatto da Papa Francesco per la 51esima giornata mondiale della pace, ricorrenza cattolica che come ogni anno sarà celebrata il primo di gennaio. Papa Francesco torna dunque su un argomento caldo come quello dell'#immigrazione e del conseguente #razzismo, che in un momento di crisi sociale come quello contemporaneo, trova sempre maggiore terreno fertile nella recente affermazione dei partiti di estrema destra nello scenario politico europeo ed internazionale.

Un messaggio di pace e misericordia, che fa leva tanto sui valori cristiani, quanto su quelli politici che stanno al cuore di un' Europa richiamata dal Papa ad un ruolo da protagonista nell'accoglienza dei più bisognosi.

In fuga dalle violenze

Secondo Papa Francesco non bisogna mai perdere di vista come sia nella maggior parte dei casi la disperazione il motore della fuga messa in atto dai migranti; uomini e donne che si lasciano alle spalle la propria casa, ma anche situazioni tragiche fatte di violenza, guerra e persecuzione; buona parte di essi prendono questa decisione per ricongiungersi ad altri familiari già rifugiati nei paesi del “Primo mondo”. I politici dei paesi più avanzati devono dunque munirsi di uno sguardo contemplativo «ovvero uno sguardo di fede [...] promuovendo la solidarietà, la fraternità, il desiderio di bene, di verità, di giustizia», un' apertura verso il diverso e il bisognoso che realizzi la promessa di pace cristiana, e che valorizzi l'umanità dei migranti.

Papa Francesco fa infatti leva sul valore degli immigrati, i qual piuttosto che invadere il nostro spazio politico e abitativo, sono forieri di una cultura diversa, di energie, aspirazioni: di umanità, di fronte alla quale non si possono voltare le spalle. Ecco dunque il messaggio politico del pontefice, basato su quattro “Pietre miliari per l'azione” ovvero l'accoglienza, la protezione, la promozione e l'integrazione .

Contro la paura, contro il razzismo

Quattro valori apparentemente dimenticati e ostracizzati da buona parte della politica attuale, i quali, secondo Bergoglio, vedono negli immigrati un pericolo da limitare, piuttosto che uomini da accogliere, proteggere e integrare all'interno di un tessuto sociale che del multiculturalismo deve fare valore e risorsa.

Vi è secondo il Papa dunque una politicizzazione del fenomeno migratorio; un'intenzionale fomentazione della paura, al fine di raccogliere voti politici sulla base di un #populismo rivolto alla pancia degli elettori e in antitesi con i valori cristiani. È dunque fondamentale che questi valori, trovino espressione in una politica nazionale e internazionale che tenga conto delle possibilità dei singoli paesi di gestire il problema dell'accoglienza, creando un'armonia tra i propri abitanti e i nuovi accolti, senza però chiudere a priori le proprie porte sulla base di un rifiuto legato all'idea che chi viene a cercare rifugio, sia un pericolo per la propria sicurezza.