L'Arabia Saudita accusa l'Iran di "aggressione militare". Ad innescare nuovi venti di guerra tra i due paesi, c'è adesso un missile che è stato lanciato nell'ultimo fine settimana dalle milizie sciite Houthi che contendono il potere al presidente yemenita Hadi. L'ordigno sarebbe partito proprio da una base dello Stato della penisola araba controllata dai ribelli Houthi, attraversando lo spazio aereo dell'Arabia Saudita, e lambendo l'aeroporto internazionale della capitale Riyad. Il missile è stato intercettato e distrutto dai reparti militari sauditi.

I capi dei ribelli hanno riconosciuto le proprie responsabilità.

Una gravissima provocazione bellica secondo Mohammed bin Salman che, in qualità di principe designato alla successione, ha definito la minaccia missilistica "un atto di guerra". Nel conflitto civile che insanguina lo Yemen, e che contrappone i ribelli Houthi al presidente yemenita Hadi, l'Arabia Saudita guida una coalizione che sostiene il leader yemenita e il suo governo internazionalmente riconosciuto.

L'agenzia di stampa Saudi Press, di Riyad, ha immediatamente puntato il dito contro l'Iran che sostiene le milizie sciite e che le fornirebbe dei missili che sarebbero assemblati con l'aiuto dei corpi della guardia rivoluzionaria islamica dell'Iran.

In questa vicenda, ritroviamo tutta la contrapposizione politica e religiosa tra l'Arabia Saudita sunnita e l'Iran sciita, le due maggiori correnti dell'Islam. L'accusa è stata prontamente rispedita al mittente da Teheran, attraverso il suo ministro degli esteri, Mohammad Javad Zarif, il quale ha definito una provocazione le parole saudite, sostenendo che costituiscano una violazione alle leggi internazionali.

Un episodio della secolare guerra tra sciiti e sunniti

La minaccia di una guerra tra i due paesi musulmani è considerata dagli esperti molto seria, in considerazione del fatto che, in questo momento, nella regione è in corso una sorta di "guerra fredda" che coinvolge Yemen e Siria, e che si manifesta nelle battaglie per il potere politico in Iraq e in Libano.

Sono numerosi gli episodi considerati destabilizzanti. La vicenda relativa al lancio del missile farebbe parte di questo scenario e, secondo gli esperti militari, potrebbe rientrare nella fase post-Isis in Medio Oriente.

Le sconfitte dello Stato Islamico, infatti, aprono inevitabilmente nuovi scenari in questa parte del mondo. Di recente, l'Iran ha accusato l'Arabia Saudita di ingerenze nelle vicende politiche del Libano. Da parte sua, il primo ministro libanese, Saad Hariri, sunnita, sostenuto dall'Arabia Saudita, ha accusato Teheran di intromettersi nella vita parlamentare del suo paese, attraverso il sostegno che offre al partito pro-siriano degli Hezbollah.

Arabia Saudita e Iran sono due realtà pienamente coinvolte nella crisi che caratterizza l'intricata mappa del potere in Medio Oriente. La vicenda del missile potrebbe avere pesanti conseguenze nei prossimi giorni. La diplomazia internazionale è al lavoro per evitare un'escalation di violenza.