La maggior parte della popolazione italiana da diverso tempo usa Whatsapp per comunicare con i propri contatti. Con il passare degli anni, l'azienda ha provveduto a rendere sempre più sicura la piattaforma, introducendo la crittografia end-to-end, con cui neanche la stessa società può venire a conoscenza dei messaggi che un utente si scambia con l'altro. I pericoli per gli utenti che utilizzano la piattaforma sono comunque molteplici e da non sottovalutare.
Ecco i problemi accusati da alcuni consumatori
Il problema principale che alcuni hanno, è la paura di essere spiati.
Nonostante la piattaforma stia diventando sempre più sicura, i più esperti di tecnologia sembrano comunque essere in grado di violare la nostra privacy e 'ficcare' il caso dove non dovrebbero. Nel corso di queste settimane però, si sono verificati alcuni fatti molto più gravi che riguardano WhatsApp. Il mezzo di comunicazione infatti, può essere anche un'elemento a sfavore del consumatore. Ad esempio, a Vercelli alcuni dipendenti della Decathlon sono stati arrestati proprio grazie a WhatsApp. Alcuni agenti si erano insospettiti per dei movimenti strani ed hanno richiesto una perquisizione. Gli uomini sospettati hanno consegnato il loro cellulare ed in quel momento è arrivato il messaggio di un complice che confermava la buona riuscita di un colpo.
Una donna invece è stata incriminata in Svizzera, dopo aver inviato alle sue amiche un video pedo-pornografico sull'applicazione di messaggistica.
I rischi per chi non fa buon uso di WhatsApp
A Modena è invece scoppiato un caso che riguarda alcune ragazzine liceali. Le giovani donne hanno creato un gruppo su WhatsApp, dove si scambiavano foto molto spinte e video.
Qualcuno in tale gruppo ha tradito la fiducia delle proprie amiche ed i video e le foto sono finite in circolo sul web, creando il panico nelle ragazzine minorenni.
WhatsApp dovrebbe dunque essere utilizzato in maniera ragionevole, senza condividere mai foto o video compromettenti per la propria persona e per gli altri. Il rischio è quello di compiere degli atti con leggerezza e ritrovarsi poi in mezzo ad una bufera, come nel caso delle piccole ragazze di Modena.
A Gualtieri invece, un uomo è stato arrestato in seguito a delle indagini che sono iniziate dopo che il ristoratore ha inviato un messaggio per sbaglio ad un carabiniere con scritto: ' La cocaina era pura'.
Questi sono i casi più recenti e più noti, ma sicuramente ce ne saranno tanti altri.