Attacco di Forza Nuova al giornale La Repubblica. Ma non in senso figurato. Il noto quotidiano del gruppo L’Espresso è stato infatti vittima di un vero e proprio blitz dei militanti di ispirazione neofascista.

A denunciare ovviamente l’accaduto lo stesso giornale prima su Twitter e poi nella sua edizione online, seguito immediatamente dall’Ansa e da altre testate nazionali.

Sdegno da parte del mondo politico, in particolar modo degli esponenti Dem, progressisti e di sinistra.

L’accaduto

Un gruppo di sostenitori di Forza Nuova, armato di bandiere e fumogeni ed a volto coperto, si è concentrato sotto la sede del giornale con un cartello che invitava a boicottare il quotidiano e tutto il gruppo L’Espresso.

Oltre questo, i militanti neofascisti hanno letto un proclama accusatorio contro la redazione e hanno acceso fumogeni sotto la sede del giornale finendo per lanciarne alcuni contro i giornalisti che si lamentavano per quanto stesse accadendo.

Sfidati da uno dei dipendenti del giornale, alcuni si sono anche mostrati per qualche secondo a volto scoperto, salvo poi nascondersi nuovamente. Ciò avrebbe contribuito all’identificazione di uno di essi e al suo fermo.

Le motivazioni, a detta della redazione del quotidiano, che ha anche rilasciato un comunicato sull’accaduto, sarebbero da ricercarsi nelle puntuali denunce che La Repubblica porta avanti contro i crescenti ed intollerabili episodi di prepotenza, intolleranza, xenofobia e fascismo, che si starebbero moltiplicando nel paese.

Episodi che secondo i militanti di Forza Nuova sarebbero solo “Bugie di Regime” scritte da pennivendoli.

La rivendicazione

Forza Nuova non si nasconde e rivendica l’accaduto sul proprio profilo facebook. Secondo la questura sarebbero state una decina di persone.

Intervistato dall’Ansa non si è nascosto neanche il leader del movimento Roberto Fiore.

Fiore ha annunciato che questo è solo il primo di una guerra politica contro l’Espresso, gruppo che, a detta del leader di FN, vorrebbe mettere fuori gioco il suo partito.

Solidarietà del mondo politico

Matteo Renzi ha espresso immediatamente la propria solidarietà alla redazione di Repubblica, seguito dal presidente del consiglio Paolo Gentiloni che ha chiamato il direttore del quotidiano Mario Calabresi.

Il ministro dell’interno Minniti si è recato di personale alla sede del giornale mentre il segretario di Sinistra Democratica Nicola Fratoianni ha auspicato lo scioglimento dei gruppi organizzati di estrema destra.

Anche i presidenti di camera e senato sono intervenuti sull’accaduto attraverso Twitter, così come Renato Brunetta e Maurizio Lupi, che hanno parlato di attacco inaccettabile alla redazione della testata giornalistica e alla libertà di stampa.