È successo a Como, presso il Chiostrino di Santa Eufemia, dove nella serata di martedì era in corso una riunione di 'Como Senza Frontiere' alla quale erano confluiti i rappresentanti delle associazioni che si battono in difesa dell’accoglienza ed integrazione dei migranti sul territorio.
Il blitz
A fare irruzione nel bel mezzo dell’assemblea un gruppo formato da più di una dozzina di naziskin, appartenenti a Veneto Fronte Skinhead, guidati da un portavoce, hanno letto il proprio 'proclama' inneggiando alla difesa del paese contro 'l'invasione' da parte dei migranti e definendo i presenti come 'ipocriti di mestiere', figli di una patria per la quale non nutrirebbero più amore.
Un delirante discorso che rispolvera la follia collettiva di inizio secolo e che, nonostante la mancata violenza fisica dell’azione, non esula dall’intimidazione verbale.
Le iniziative del Veneto Fronte Skinhead
La squadra di militanti fascisti presentatasi con capelli rasati, bomber neri e sguardi duri, ha sede a Longio in provincia di Vicenza e si tratta degli stessi attivisti responsabili delle sagome di migranti dipinte davanti alle sedi delle Caritas non solo a Como ma anche in altre città del nord.
Il VFS, fondato nel 1986, è una delle più antiche associazioni militanti nell’estrema destra con tendenze xenofobe ed antisemite che negli ultimi tempi ha concentrato la propria attività contro l’accoglienza dei migranti.
Gli skinhead hanno concluso il loro intervento 'concedendo' ai presenti di continuare, a loro dire, a discutere su come portare alla rovina della città e del paese intero, e alla richiesta di rispetto da parte delle associazioni la perentoria risposta è stata 'Nessun rispetto per voi'.
Un atteggiamento agghiacciante al quale si è evidentemente deciso di reagire senza fomentare alcun tipo di violenza, calma derivante sicuramente anche da un certo timore nei confronti dell’improvviso blitz dei naziskin.
Le reazioni
I deputati del Partito Democratico interrogati sull’accaduto Chiara Braga, Emanuele Fiano e Mauro Guerra, hanno dichiarato che si è trattata di una vera e propria intimidazione in pieno stile squadrista, con contenuti razzisti che si è distinta per la sua gravità e deve essere dallo Stato considerata come inaccettabile.
A spaventare, infatti, proprio la pacatezza con la quale questo genere di organizzazioni fasciste sostengono le proprie convinzioni senza paura di ripercussioni e con una prepotenza tale da destare forte preoccupazione.