Una brutale aggressione. I Carabinieri di Raddusa, piccolo paese della provincia di Catania hanno arrestato in flagranza di reato Vincenzo Nicolosi. L'uomo di 56 anni è accusato di violenza e resistenza al pubblico ufficiale. Il presunto colpevole avrebbe inveito contro una pattuglia dei carabinieri che in un posto di blocco stava svolgendo il proprio dovere. Il sospettato è stato posto in regime di arresti domiciliari.
L'aggressione agli uomini delle gazzelle
Il fatto giudiziario si è svolto ieri sera, 14 dicembre, in via Catania a Raddusa, una frazione della provincia siciliana omonima.
In quel luogo i carabinieri avevano istituito un posto di blocco e come al solito si accingevano a controllare tutte le auto che transitavano per quella via. Gli uomini della benemerita hanno imposto l'alt all'auto guidata dal figlio di Nicolosi per controllare che fosse tutto regolare. Ma il giovane era sprovvisto di patente, quindi i militari avevano deciso di sanzionarlo così come il codice stradale prevede. Il giovane si era giustificato dicendo di avere dimenticato il documento a casa, ma le sue scuse non erano servite a far cambiare idea ai carabinieri che già stavano compilando il verbale di multa per il trasgressore. All'improvviso è sbucato dalla strada il genitore del ragazzo, che abitando a poche decine di metri da via Catania, è intervenuto nella vicenda cercando di prendere le parti del figlio.
L'uomo in evidente stato di alterazione psicofisica e in stato di ebbrezza forse, ha inveito contro gli uomini delle gazzelle. Ha inoltre minacciato pesantemente e urtato i due uomini della pattuglia, buttando per terra il blocchetto delle multe. Più volte ammonito verbalmente dai due militari dell'arma, non ha smesso di aggredire i due uomini che svolgevano solo il loro lavoro.
Il sospettato allora è stato bloccato e ammanettato.
L'arresto
Dopo il fermo l'uomo è stato posto a regime di arresti domiciliari, fermato in flagranza di reato. Grazie al brillante lavoro dei carabinieri svolto con coscienziosità l'uomo adesso è in attesa di giudizio.
Altre aggressioni agli uomini dell'arma
Purtroppo non è la prima volta che i carabinieri sono vittime di violenze nell'adempimento del loro dovere.
Poche settimane fa infatti alcuni militari dell'arma vennero brutalmente aggrediti a Corigliano Calabro una piccola frazione di Catanzaro. Anche in questa occasione gli uomini della benemerita sono stati vittime di brutalità fisica da uomini che non si sono fermati ad un posto di blocco. Gli episodi in cui mettono a rischio ogni giorno la propria vita sono tantissimi. Ed difficile enumerarli tutti.