In Italia erano le 3:32 del mattino, la notte tra giovedì 30 novembre e venerdì 1 dicembre, quando in Iran, più nella precisione nella zona di Kerman, dove si contano di più di 800 mila abitanti, c'è stata una violenta scossa che ha creato panico e danni tra la popolazione. Secondo il Servizio Geologico Usa la scossa ha avuto un magnitudo di 6 e non di 6.3 come stimato in precedenza. Al momento si contano circa 50 feriti, e si temono alcune vittime.

La scossa è stata segnalata dal centro di allerta uragani Usa nel Pacifico. L'epicentro del sisma è avvenuto a circa 50 km a est di Kerman, con una profondità di circa 33 km.

I danni

A Kerman il panico ha preso il sopravvento, i danni agli edifici sono molto evidenti. I danni maggiori sono stati segnalati nel villaggio di Kuhak, dove vivono circa 600 persone. Nelle zone colpite dal sisma sono state inviate almeno 9 squadre operative di soccorso.

Il bilancio dei feriti e delle vittime sembra crescere e peggiorare nel corso delle ore. Secondo il servizio Geologico Usa un sisma con una profondità così ridotta colpendo una zona con una così bassa densità di popolazione causerebbe perdite "limitate".

Dopo la scossa le linee telefoniche sembrano non essere più in funzione. Secondo l'agenzia di stampa iraniana Isna, finora sono state circa 53 le scosse di assestamento.

Altre scosse

Alcuni minuti dopo (verso le 3:50 in Italia) un'altra scossa è stata registrata alla costa nordest della Papa Nuova Guinea, vicino alla città di Lae, con magnitudo di 6. Non ci sono allarmi di tsunami, si tratta di una zona nella quale lo sfregamento tra le placche tettoniche spesso crea delle attività sismiche, chiamata "anello di fuoco".

Nella stessa notte un'altra scossa sismica ha colpito gli Stati Uniti nel Delware, a 10 km da Dover. Questo sisma è stato avvertito anche a New York, a Baltimora e nel Maryland. Con una profondità di 8,1 km, basso come ipocentro, al momento nessuna notizia di morti o feriti.

Non è passato molto tempo, all'incirca un mese e mezzo, da quando nella stessa zona dell'Iran si era registrata un'altra scossa di magnitudo 5.2, fortunatamente senza alcuna vittima.

Mentre il 12 novembre un sisma molto potente di magnitudo 7.2 ha colpito la zona del confine tra Iran e Iraq, causando almeno 530 morti e circa 7 mila feriti. In questa scossa il bilancio è stato pesantissimo, ha creato notevoli danni soprattutto nelle città di Qasr-e Shirin e Sarpol-e-Zahab dove il crollo di alcuni edifici ha intrappolato sotto le macerie più di 200 persone.

E' una lunga serie di terremoti poco tempo, gli esperti dicono che il 2018 potrebbe essere un anno caratterizzato da forti scosse.