Sono 54 le deputate democratiche che stanno chiedendo che venga aperta un'inchiesta a Capitol Hill su Donald Trump, il Presidente degli Stati Uniti. Questa volta si tratta di molestie sessuali e pare che alla richiesta di indagine si siano aggiunti due uomini, anche loro deputati. Nella lettera da loro sottoscritta e inviata alla commissione di Vigilanza della Camera Usa parlano di ben 17 donne che avrebbero mosso accuse di molestie sessuali verso il presidente. Un numero piuttosto cospicuo che non si può più ignorare.

Tre di loro si erano già fatte notare prima delle elezioni, che hanno visto, nel 2016, Mr.

Trump lottare per la vittoria contro un'agguerritissima Hillary Clinton.

I comportamenti sessisti di Trump

Le democratiche ci tengono a specificare che Mr Trump non è nuovo a comportamenti sessisti. Durante la campagna elettorale del 2016 venne resa pubblica una registrazione dove il futuro presidente degli Stati Uniti non si rivolgeva di certo in maniera lusinghiera verso il gentil sesso. Fu il Washington Post a riportare le frasi dette da Trump mentre, nel 2005, si stava recando alle riprese della soap opera Days of Our Lives: "...le donne devi prenderle per i genitali" e ancora "...quando sei famoso ti fanno fare quello che vogliono". Frasi pesanti che già in fase elettorale generarono una tempesta all'interno del partito Repubblicano, per cui era candidato e per cui è stato eletto.

Alla fine Trump si scusò pubblicamente, cercando di sminuire le sue frasi definendole "battute da spogliatoio".

Accuse di molestie

Le 17 donne che accusano ora Trump però non parlano solo di frasi infelici ma di vere e proprie molestie. Tra loro Samantha Holvey, Rachel Crooks e Jessica Leeds che sono state ospiti anche di alcuni programmi televisivi, tra cui quello di Megan Kelly, dove hanno ribadito di essere state molestate durante la campagna elettorale.

La Casa Bianca nega in maniera decisa queste accuse. Ma ieri, 11 dicembre, è stata propio l'ambasciatrice americana alle nazioni Unite, Nikki Haley nel corso di una intervista, a dire che tutte le donne che stanno denunciando hanno il diritto di essere ascoltate.

Me Too

Del resto negli Stati Uniti da qualche settimana dopo lo scandalo che ha coinvolto il produttore di Hollywood Harvey Weinstein, sono cominciati a saltare fuori nomi di politici e facoltosi uomini d'affari.

Le molestie non riguardano più solo lo star system. Ed è proprio da questa valanga di denunce che è nato il movimento mondiale Me Too, che invita tutte le donne a denunciare le molestie e le violenze subite. Un periodo storico che sicuramente ha aiutato a sensibilizzare la gente sul tema delle molestie sessuali e sessiste.

Il presidente Trump non ha fatto attendere la sua risposta, utilizzando, come da sua consuetudine, Twitter: "Dopo aver fallito con il Russiagate, ora i democratici ci provano con le false accuse di molestie sessuali..."