La storia dell'albergo a sbafo, con il trucco del rigatino, se l'era inventata il conte Mascetti, nel film Amici miei, interpretato magistralmente dal grande Ugo Tognazzi. Dopo il soggiorno in hotel di lusso, il buon conte si travestiva da facchino durante la notte e si dava alla fuga, lasciando di stucco l'albergatore e la donna di turno, così sedotta e abbandonata, nella camera scelta per l'occasione.
Tre individui dal fare signorile si presentano in Versilia
A qualcosa di simile devono aver pensato tre individui ben vestiti e dai modi ricercati, quando si sono recati a Marina di Pietrasanta, per conto di un ricchissimo emiro arabo.
Con un assegno in acconto di 1.000.000 di euro, per l'acquisto di una sontuosa villa del valore di 3.000.000 euro, si sono resi garanti dell'operazione. L'assegno, su un conto estero, sarebbe stato riscuotibile dopo 30 giorni, ed il saldo sarebbe avvenuto dopo da un notaio, alla presenza e per conto dell'emiro.
Le caratteristiche della villa tanto decantate corrisponderanno a verità?
I tre furbastri, un lucchese, un piombinese ed un romano, convincono il proprietario a poter testare il soggiorno in questa dimora, in alta stagione, con custode, colf e cuoca, senza dover pagare i 10.000 euro di affitto che di solito vengono sborsati per la vacanza nella stessa, nel mese di agosto. Vogliono essere certi che l'emiro rimarrà entusiasta di questa bellissima villa extra-lusso e del servizio che è compreso nel pacchetto d'acquisto.
Il proprietario e gli amici diventano amiconi
Nessun dubbio sulla buona fede dei tre passa nella mente del proprietario, confuso dal loro atteggiamento signorile e persuasivo, I tre concludono l'affare firmando un preliminare di acquisto e consegnando nelle sue mani l'appetibile assegno a caparra. Come non diventarne amico? A questo punto si decide di comune accordo che gli "scrocconi" possano rimanere finché vogliono a soggiornare nella villa in Versilia.
E chi se lo farebbe ripetere due volte. Quell'agosto rimarrà per loro memorabile: un mese di feste, e di tutto di più, senza sborsare il becco di un quattrino. Per di più il personale di servizio li coccolerà come nababbi.
I truffatori spariscono ed i loro cellulari tacciono
Si arriva al momento della conferma dell'acquisto, che passa prima per il notaio, a cui l'appuntamento viene più volte rimandato.
Poi per la riscossione dell'assegno. Dalla banca estera arriva la spiacevole sorpresa: l'assegno è scoperto. Ahimè, la storia dell'emiro è stata una truffa bella e buona. I tre autori della commedia sono spariti, i loro cellulari non danno segno di vita. La vacanza è stata estorta con l'inganno. A quel punto la procura di Lucca, attraverso la Guardia di Finanza, e dopo la denuncia sporta dal proprietario della villa nei confronti dei tre, svolge minuziose indagini, che portano a rintracciarli e a dar loro nome e cognome. La festa è finita! Dovranno rispondere della truffa in tribunale, nel processo a loro carico che si aprirà a settembre. Per la prossima volta, vacanze pagate di tasca propria, e magari low-cost