E' accaduto a Bari, ma sembra la trama di un noir Hollywoodiano. Un piano diabolico con tre protagonisti proprio come nei film. La suocera, il fratellastro ed un pregiudicato locale.

La trama

Apparentemente sembra di trovarci di fronte al classico episodio di cronaca destinato ad avere una rilevanza per le casualità che lo caratterizzano. Giacomo Perrone è un giovane di 24 anni che perde la vita a causa di un incidente stradale ad appena 48 ore dal suo matrimonio. Solo questo fatto merita rilevanza. Quante volte capita che una persona muoia per una fatalità a così poca distanza dal giorno più importante della sua vita?

Si trovava nella strada provinciale nel tratto tra Adelfia e Cassano Murge quando venne investito mortalmente. Si trovava su quel tratto di strada per un inganno della sua nuova "famiglia" quando all'improvviso venne travolto da una Fiat Punto guidata da Vito D'Addabbio, fratellastro di Anna Mascopinto, da due giorni suocera della vittima.

Le indagini degli inquirenti hanno avuto una svolta quando si è venuti a conoscenza delle condizioni della #polizza assicurativa negoziate solo pochi giorni prima dall'investitore. Anomale visto che si trattava di una vecchia Fiat Punto.

Si è quindi appurato, tramite indizi ed intercettazioni, come il matrimonio tra Perrone e la figlia della Masciopinto fosse addirittura combinato per poter pervenire all'omicidio ed al conseguente incasso, da parte della figlia, divenuta vedova, del risarcimento dell'assicurazione.

Decisiva è stata la testimonianza di Angela Perrone, la sorella della vittima, le cui dichiarazioni hanno aperto la pista investigativa che si è rivelata vincente. Dichiarando che la sua #famiglia era all'oscuro addirittura del matrimonio del fratello e che, secondo lei, tutto il teatrino fosse ideato e programmato a tavolino per incassare il denaro dell'assicurazione.

Infatti il fatto che fosse proprio il fratellastro della neo-suocera il conducente dell'autovettura che ha causato l'incidente mortale, ha dato agli investigatori la conferma che la sua tesi fosse fondata.

Angela Perrone, a conferma della sua tesi, ha altresì raccontato il comportamento anomalo della nuova famiglia del fratello non solo durante la notte dell'incidente, ma anche il giorno dei funerali.

Notò che nessuno di loro sembrava davvero dispiaciuto della sua dipartita durante le esequie. "Nessuno di loro versò una sola lacrima".

La conferma finale è arrivata dai Carabinieri intervenuti sul luogo dell'incidente, che si sono trovati di fronte ad alcune stranezze comportamentali del conducente dell'auto che, una volta ricostruita l'intera vicenda hanno ulteriormente confermato la volontarietà del fatto.

Adesso la famiglia della vittima chiede giustizia, anche in virtù del fatto che il ragazzo lascia una figlia di 4 anni, nata da una relazione precedente.