Cene eleganti in salsa inglese, in club per soli uomini, con giovani hostess molestate ripetutamente dai commensali e spinte ad offrire ben altri servizi, oltre quelli inizialmente previsti. Con l’aggravante che queste riunioni sono spesso mascherate da eventi benefici, in cui i presenti partecipano ad aste per finanziare ospedali pediatrici ed altre organizzazioni filantropiche. Il Financial Times ha scoperto la verità mandando due inviate in incognito, mescolate tra le ragazze assunte per partecipare ad una serata molto attesa, il Presidents Club Charity Dinner, tenutosi a Londra alcuni giorni fa presso il Dorchester Hotel, un albergo di lusso: il loro reportage ha rivelato cosa si cela dietro a queste feste.
Una festa per soli uomini
Il President Club, è un’associazione per soli uomini a cui appartengono molti dei più importanti milionari del Regno Unito: imprenditori, top manager, uomini di spettacolo e lord. Si ritrovano da 33 anni in una cena di gala che culmina in un’asta di beneficenza che, in tutto questo tempo, ha raccolto ben 20 milioni di sterline, due solamente quest’anno. Un menù raffinato, fiumi di champagne e superalcolici e ben 130 ragazze a fare da cornice a questa festa esclusiva. Ad occuparsi della selezione delle giovani è Caroline Dandridge, fondatrice di Artista, un'agenzia specializzata. La donna presenta la serata come uno degli eventi più prestigiosi della Gran Bretagna. Ma non manca di avvisare le candidate che gli invitati possono essere fastidiosi e offendere le hostess; altro consiglio è quello di non informare i fidanzati che si tratta di una cena per soli uomini, evitando anche di farsi accompagnare al lavoro.
Le molestie durante l’asta benefica
Un “impiego che, a molte ragazze, piace, ma che altre non vorranno fare mai più” è la descrizione offerta alle pretendenti, che si ritrovano molte ore prima dell’inizio della serata nell’albergo per le ultime istruzioni. Sono richiesti scarpe nere con tacchi alti, intimo nero, e di pettinarsi e truccarsi come se le giovani dovessero andare in un "luogo sensuale e brillante".
Abiti e cinture sono forniti poche ore prima dell’inizio, mentre i telefonini sono bloccati per sicurezza. Una sfilata delle 130 giovani apre la serata, poi le ragazze si sistemano vicino ai tavoli a cui sono assegnate e non possono più muoversi. A questo punto iniziano i palpeggiamenti, le offese e le richieste oscene. Mentre vengono battuti all’asta lotti come automobili, opere d’arte, interventi di chirurgia estetica “per rendere più piccanti le vostre mogli”, pranzi cucinati da chef stellati, le donne in sala subiscono ogni tipo di molestia da milionari sempre meno sobri.
Le ragazze devono sopportare in silenzio, fino alla fine dell’orario d’impiego stabilito, non potendo neanche fuggire in toilette per nascondersi o riprendere fiato, dato che le pause sono limitate e le stanze a loro destinate sono controllate da solerti buttafuori.
Giovani trattate come escort
Ma la situazione, secondo le due croniste del Financial Times degenera ulteriormente nell’after-party, in una sala più piccola dell’albergo: balli scatenati, vere e proprie Molestie, con richieste di prestazioni sessuali alle giovani, trattate come escort. Il reportage si chiude con un’ultima immagine: un anziano uomo d’affari che, dopo aver strattonato una hostess, la obbliga a bere ancora e le intima di salire sul tavolo e improvvisare uno spogliarello per lui, togliendosi gli slip. A poche ore dalla pubblicazione, sembra che questa inchiesta, che ha avuto un’eco clamorosa nel mondo, porterà alla chiusura del President Club.