Era definita una 'manovale' del clan Formicola, Annamaria Palmieri, la donna assassinata ieri sera intorno alle 21, nel quartiere San Giovanni a Teduccio a Napoli. I Formicola , insieme ai Mazzarella e ai Rinaldi, da sempre si contendono il territorio di questo quartiere dell’area orientale di Napoli. Una zona che negli ultimi mesi è stata al centro delle dinamiche camorristiche e dove, purtroppo, con l'omicidio della Palmieri, gli avvertimenti si sono trasformati in fatti. Un area dove si incrociano anche le dinamiche di un’altro quartiere, dove la criminalità è altissima: Ponticelli.
Qui dove abitano i sopravvissuti del clan De Micco, potrebbe essere nato un interesse camorrista per il quartiere di San Giovanni. Già nei giorni scorsi c'erano stati degli avvenimenti che facevano presagire un colpo 'armato' .
La dinamica dell'omicidio di Annalisa Palmieri
Qualcuno l'ha aspettata vicino alla casa del figlio, in via dell'Alveo Artificiale, e l'ha uccisa proprio come se fosse un boss, con sei colpi di arma da fuoco, di cui tre al volto. Nota nella zona e soprannominata “Nino D'Angelo” per i suoi capelli a caschetto, la Palmieri, 54 anni, trattava gli affari del clan, non però in un ruolo di primo piano. La donna aveva precedenti per droga, reati contro il patrimonio e per associazione a delinquere.
Le indagini, condotte dagli agenti Squadra Mobile di Napoli, diretti da Luigi Rinella, stanno andando avanti celermente. Gli investigatori hanno sequestrato il telefonino della Palmieri, per indagare nella sua vita e nelle sue recenti amicizie. "Chi ha sparato – commentano gli investigatori – la conosceva bene, sapeva i suoi spostamenti e sapeva che ieri sera stava andando a casa del figlio".
Come in una scena di Gomorra, la crudeltà di un agguato che non ha lasciato salvezza, quella di Annamaria è stata un'esecuzione brutale, una vera sentenza di morte. Per il momento due sono le piste seguite dagli inquirenti: da una parte quella della discordanza interna alla cosca dei Formicola o ad un probabile 'sgarro' che la donna avrebbe fatto a qualche membro di punta del clan.
L'altra pista, al momento quella più probabile, porta direttamente ai problemi tra i Rinaldi (amici degli stessi Formicola) con la famiglia Mazzarella. Ora bisogna capire in quale tassello va inquadrato il delitto: l’obiettivo della polizia è quello di evitare una nuova guerra di camorra.