Un macabro ritrovamento. Un piccolo imprenditore dell'entroterra milanese è stato trovato senza vita ieri mattina a Viboldone a pochi chilometri da Milano. Il lavoratore autonomo, di cui non sono state ancora rese note le generalità per questione di privacy, è stato rinvenuto riverso dentro al suo furgoncino da lavoro. Il mezzo era fermo sulla strada che costeggia la famosa abbazia dell'omonima frazione del paese di San Giuliano Milanese. La procura della Repubblica di Lodi ha aperto un'inchiesta sull'accaduto per omicidio. Ma dai primi rilevamenti non è escluso che possa trattarsi anche di suicidio.

La vicenda

Il piccolo appaltatore autonomo di 73 anni non aveva precedenti penali e in più aveva anche dei figli. In questo ultimo periodo gli affari dell'azienda non stavano andando bene e per questo l'uomo era anche entrato in un grave forma di depressione, tutte motivazioni che, però, non facevano presupporre ad un suicidio.

L'efferato delitto

In particolare la modalità scelta e l'efferatezza con cui è stato colpito l'uomo indica che potrebbe trattarsi di un assassinio vero e proprio. L'imprenditore, infatti, sarebbe stato ucciso con un taglio profondo alla gola inferto con un corpo contundente molto affilato, come un seghetto o un taglia balze, che ha reciso la giugulare causando la morte del malcapitato in pochi minuti.

In più non è stata trovata né all'interno del camioncino né nei dintorni l'arma del delitto. Quindi è possibile che l'assassino abbia portato via l'oggetto di morte con sé.

La dinamica del delitto

Secondo le prime ricognizioni dei Carabinieri che hanno già cominciato le indagini sul caso giudiziario, la lesione alla gola è stata provocata da una terza persona o dall'imprenditore stesso all'esterno del camioncino, un Mercedes "Vito" immatricolato qualche anno fa.

La vittima è riuscita a risalire nel furgoncino in un attimo di lucidità, probabilmente ha anche cercato di chiedere aiuto. Il colpo è stato sferrato vicino al guard-rail , ai piedi del quale sorge un piccolo acquitrino naturale. Non si esclude che l'arma del delitto possa essere scivolata nel piccolo laghetto naturale. I militari dell'arma hanno già cominciato a cercarla.

Il corpo è stato ritrovato intorno alle 9.00 del mattino in via Folli, nella frazione di Viboldone, a pochi chilometri dal capoluogo lombardo. L'uomo è stato rinvenuto seduto dal lato del guidatore ma il corpo era accasciato verso il lato del passeggero.