Le forti nevicate che negli ultimi giorni hanno causato vari disagi nel Nord del Paese ora stanno dando luogo alle prime valanghe e purtroppo si contano delle vittime. In Val Venosta una ragazzina di appena 11 anni ha perso la vita nella località di Malga San Valentino poichè è rimasta sepolta sotto una valanga. Sua madre, che si trovava con lei, una 45enne tedesca, ora è ricoverata in gravi condizioni. La donna e sua figlia sono state trovate dai soccorritori sotto metri di neve, ma purtroppo le operazioni di soccorso sono state rallentate dalle difficili condizioni meteo.

I soccorritori, infatti, hanno scavato sotto una bufera di neve, trovando la ragazzina in fin di vita; le sue condizioni sono apparse subito critiche e neanche gli estenuanti tentativi di rianimazione sono serviti a salvarla.

Il gruppo travolto

La valanga si è staccata nell'area sovrastante il lago di Resia, vicino al centro sportivo sciistico di Haideraim, in una zona dove attualmente c'è un alto pericolo di valanghe. La zona infatti è stata marcata con un grado 3 su 5 per cui è interdetta agli sciatori. La vittima faceva parte di un gruppo di 9 scialpinisti tedeschi che si trovavano fuoripista quando si è staccata la slavina. Le 2 donne sono state travolte mentre gli altri 7 componenti sono rimasti illesi.

L'area sepolta dalla neve, in Alta Val Venosta, è stata raggiunta a fatica dai soccorritori: addirittura l''elisoccorso Pelikan 1 aveva cercato di raggiungere il luogo della tragedia durante la notte ma ha dovuto rinunciare all'impresa e tornare alla base, ovvero l'ospedale di Bolzano. Anche le comunicazioni con i soccorritori sul posto erano difficoltose e spesso interrotte dal maltempo.

La scala europea di pericolo valanghe

La scala con cui si definiscono i gradi di pericolosità per quanto concerne le valanghe dev'essere controllata e rispettata dai frequentatori delle piste montane che si arrischiano a percorrere zone non controllate in cui dovranno eventualmente intervenire anche gli operatori di soccorso.

E' unificata a livello europeo per cui i parametri che definiscono i gradi sono validi per tutte le montagne d'Europa ed è stata definita tenendo conto di elementi come stabilità del manto nevoso e probabilità di distacco. E' composta da 5 gradi di pericolo che in ordine crescente sono; debole, moderato, marcato, forte e molto forte. In più è contemplato il termine "estremo" solo per i bollettini metereologici. La scala non è lineare, ovvero il grado 3, che si trova nel mezzo, non rappresenta un pericolo medio ma marcato, ovvero preoccupante ed è il grado con cui era stata designata l'area della tragedia.