Quella che vi stiamo per raccontare è un'altra di quelle notizie alle quali si stenta a credere e di cui non vorremmo mai e poi mai sentire parlare. Per la crudeltà e la freddezza con le quali si è consumata la vicenda, possiamo definirla quasi come una trama di un film dell'orrore. Per fortuna, però, giustizia è stata fatta perché Mandla Chauke, trentenne di Pretoria, in Sudafrica, dovrà trascorrere il resto della sua vita in una cella, a seguito dell'uccisione di un bimbo di 6 mesi, annegato in un secchio pieno di urina. Il motivo? Il piccolo aveva la colpa di dare fastidio all'uomo mentre quest'ultimo voleva avere un rapporto sessuale con la madre.

'Non mi interessava se fosse in vita o meno, volevo solo fare sesso'

Nell'aula di tribunale il killer si è giustificato dicendo che la sua intenzione era solamente quella di fare sesso con la madre, ma il piccolo dava fastidio. Ragion per cui ha pensato bene di annegare il bimbo in un secchio pieno di urina. I giudici, di conseguenza, non hanno potuto fare altro che assegnare l'ergastolo al sudafricano, spiegando che si vuole dare un segnare pesante al paese, visto che la violenza contro le donne e i minori è all'ordine del giorno. Piet Pistorius, che aveva il caso a suo carico, lo ha incriminato dicendo di non aver dimostrato nessun rispetto per la vita umana e che nessuno merita di morire così, definendo il crimine compiuto inumano.

I fatti risalgono al 2016, quando l'uomo annegò il bimbo in un secchio d'urina, coprendolo addirittura con un coperchio per evitare che il bambino riuscisse ad emergere. Il corpo del piccolo è stato rinvenuto il giorno dopo dalle forze dell'ordine, soltanto perché la mamma del piccolo andò a denunciare il compagno perché era diventato violento nei suoi confronti.

Nel momento in cui i poliziotti l'hanno riportata a casa, hanno scoperto tutto.

Per difendersi l'uomo ha cercato di giustificare il tutto sostenendo che il bambino fosse morto già da prima, arrivando addirittura ad accusare la compagna di aver lasciato il corpo senza vita del bimbo sul letto prima di andare a dormire. Ha continuato dicendo che non aveva alcun interesse nel sapere se il bambino fosse morto o meno, perché l'unica preoccupazione era quella di fare sesso con la sua compagna.

Non mostrando alcun segno di pentimento, il tribunale ha deciso per l'ergastolo.

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