Dovrà affrontare una serie di diversi interventi chirurgici al reparto di Neurochirurgia dove è ricoverata in condizioni definite "gravi" Martina Murgile, 40 anni, residente con a Macomer in provincia di Nuoro ed originaria della Lombardia, nella casa dove tre giorni fa il partner, un uomo di 44 anni, l'ha ridotta in fin di vita pestandola a sangue. Da quello che si può evincere dalle fotografie della donna dopo i primi soccorsi, si è dovuto ricorrere a diverse suture, cosa che da da pensare più a un tentato femminicidio che a una lite domestica sfociata in una colluttazione.

Pestata a sangue, ora chiede aiuto

In attesa delle varie operazioni cui dovrà essere sottoposta, nonostante le proprie condizioni la donna ha deciso lanciare un'appello dal letto dell'ospedale rivolgendosi all'Ansa:

Con la voce spezzata dal dolore ha dichiarato "Aiutatemi, voglio ricostruire la mia vita, scappare da Macomer per tornare al Nord, ma sono invalida e non ho casa, parenti o amici, sono senza soldi. Non so se lui sia in carcere - continua a ripetere - ho il terrore di vederlo tornare verso di me".

La donna è attualmente seguita e sostenuta, oltre che dall'agenzia giornalistica che ha provveduto immediatamente a pubblicare un articolo sul suo dramma, dalle donne di un'associazione anti violenza di Macomer e dal Centro dell'analoga associazione Onda Rosa di Nuoro.

Il partner e convivente della vittima, Francesco Falchi, si trova in stato di fermo in attesa di convalida, verrà arrestato dopo l'udienza davanti al Giudice. Singolarmente, è anch'egli ricoverato in un ospedale ad Oristano, ma per via di un malore riportato probabilmente in seguito alla denuncia della donna ed alla conseguente crisi di coscienza avuta nel rendersi conto di quanto fatto alla compagna.

E' un disoccupato di 44 anni.

E' già stato invece deciso che andrà in carcere lo studente 17enne di Santa Maria a Vico, piccolo Comune in Provincia di Caserta, che ha aggredito, sfregiandola, la sua professoressa dopo essere stato chiamato per un'interrogazione. La donna è in forte stato di choc ed ha riportato una ferita da taglio alla parte sinistra del volto: trasportata immediatamente in ospedale, ha subito una delicata operazione di ricostruzione della pelle che fa ben sperare per le conseguenze del ferimento.

Apparentemente sembra essere un periodo fertile per questo tipo di cronache: tra la spedizione punitiva di Macerata "organizzata" per vendicare Pamela, la donna massacrata di pugni dal compagno e la prof che ha pagato con diversi punti di sutura sul viso l'essersi presa l'arbitrio di chi interrogare, ci sarebbe da aspettarsi veramente di tutto nei prossimi giorni.