Arrivano buone notizie sulla vicenda del video hard privato girato da una coppia di Napoli, che è finito in rete prima attraverso le app di messaggistica, poi pubblicato su siti web specializzati in contenuti destinati a un pubblico adulto.
Una brutta storia la cui protagonista, una giovane madre di un paese alle pendici del Vesuvio, presa dalla disperazione, aveva tentato il suicidio in un paio di occasioni nelle scorse settimane.
Per questo alcuni amici della ragazza, preoccupati per il suo stato d’animo, si erano rivolti alla popolare trasmissione radiofonica, “La Radiazza”, in onda su Radio Marte e molto seguita in città, per chiedere al conduttore di lanciare un appello affinché le persone che avessero ricevuto il video sul proprio smartphone o pc lo cancellassero, spezzando la catena di condivisione che lo aveva reso virale.
In campo la Regione Campania
Gianni Simioli, speaker e anchorman napoletano, non si è limitato a diffondere l’appello, ma ha telefonato in diretta più volte alla ragazza per rassicurarla e metterla in comunicazione con l’assessore alle Pari opportunità della Regione Campania, Chiara Marciani, che si è resa disponibile a incontrarla. Incontro in cui l’assessore ha illustrato alla donna gli strumenti offerti da una legge regionale ad hoc, che serviranno a sostenerla e proteggerla durante il percorso giudiziario.
Infatti, Maria, nome di fantasia con cui la giovane madre è stata battezzata da Simioli, ha già sporto denuncia contro ignoti per chiedere alle autorità di scoprire come sia finito in rete quel video privato girato con il proprio compagno.
Quel video hard deve sparire dalla rete
Assicurata alla ragazza la protezione legale, la preoccupazione di Gianni Simioli era di bloccare la diffusione del video, magari eliminandolo anche dai siti web a luci rosse dove è stato pubblicato. Un’impresa ardua, che nel caso di Tiziana Cantone, la 30enne di Pozzuoli suicidatasi nel settembre 2016 per una disavventura molto simile, non è riuscita agli inquirenti.
Ancora oggi il filmato rubato a Tiziana è reperibile su internet.
La soluzione arriva dalla Spagna
Invece, per Maria proprio oggi sono arrivate buone notizie su quel fronte. Durante la diretta mattutina, a “La Radiazza” è giunta la telefonata di Michi Gioia, personaggio televisivo e manager della Eliminalia, società leader mondiale per la tutela del diritto all’oblio digitale.
Un’azienda nata in Spagna, con sedi dislocate nel mondo, che offre servizi a chi ha bisogno di far sparire dalla rete notizie e documenti compromettenti per la sua reputazione.
A fianco di questa società, il 25enne proprietario spagnolo ha creato anche una fondazione che assiste le giovani vittime di cyber bullismo, che non possono far fronte ai costi – si parte da 3mila euro per arrivare anche a 50mila – per accedere ai servizi offerti dai tecnici dell’Eliminalia.
Ovviamente, quello della ragazza napoletana rientra nei casi di assoluta gravità: “Maria ha tutta la mia solidarietà – ha detto la manager nella telefonata a Simioli – Ha dimostrato di aver gli attributi, affrontando una situazione molto dolorosa che l’ha portata a tentare il suicidio e grazie a Dio non c’è riuscita”.
Poi la donna ha spiegato che da Eliminalia può arrivare la soluzione al problema di Maria: “Noi, come società, siamo in grado di eliminare dalla rete tutte le notizie negative riguardanti una persona. Ovviamente, il servizio ha un costo, ma la fondazione patrocina i casi più gravi, dove non ci sono le possibilità economiche per affrontare la spesa”.
Dunque, dalla società spagnola, che in Italia ha sede a Milano, arriverà un aiuto concreto per risolvere l’angosciosa situazione che sta vivendo la giovane napoletana, madre di due figli.
Poi, la Gioia ha concluso il suo intervento con un messaggio positivo indirizzato alla giovane vittima: “Quando questa terribile esperienza si sarà chiusa, Maria si trasformerà in una donna vincente, anche agli occhi dei suoi figli. E non dovrà avere rimpianti, perché gli errori servono per migliorarsi e un giorno i suoi figli saranno orgogliosi per come lei ha reagito”.