Un protocollo d'intesa tra Italia e Qatar per collaborare proficuamente nella lotta, sempre più difficile, al terrorismo e alla criminalità. E' stato firmato durante la visita del ministro Marco minniti a Doha, la capitale qatariota. Sono state definite precise forme di cooperazione e, soprattutto, scambio di preziose informazioni anche su cybersecurity e sicurezza nella gestione degli eventi. Uno su tutti il Campionato del mondo del 2022, mediante la formazione di gruppi di lavoro squisitamente tecnici. Il titolare del Viminale si è confrontato con l'emiro Tamim Bin Hamad Al Thani e non solo.

Il ministro dell'Interno ha avuto modo di colloquiare approfonditamente su questioni di notevole importanza anche con il collega Abdullah bin Nasser bin Khalifa Al Thani, che è pure primo ministro, e Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, ministro degli Esteri.

La realtà qatariota

Il Qatar, emirato del Vicino Oriente, si estende su una superficie di 11 mila e 437 chilometri quadrati, con 2 milioni e 350 mila abitanti. Confina a Sud con l'Arabia Saudita, per il resto è circondato dalle acque del Golfo Persico. E' una regione brulla e rocciosa, con giacimenti di petrolio e gas naturale. Importa una massiccia quantità di derrate alimentari, perché la superficie messa a coltura è ridotta ai minimi termini.

Il settore agricolo impegna solo il 3 per cento della forza lavoro. L'acqua è scarsa, le falde freatiche sono praticamente inutilizzabili per l'alto contenuto di minerali. Da queste parti si ricorre alla desalinizzazione dell'acqua marina per la mancanza di risorse idriche. Il clima è desertico. In estate, da maggio a ottobre, caldo afoso, con un tasso di umidità tutt'altro che trascurabile.

Nello stesso periodo si registrano anche temperature fino a 46 gradi all'interno del Paese. Non isolati gli episodi delle cosiddette tempeste di sabbia, con un vento forte che trascina polvere. Un fenomeno chiamato Shamal. L'inverno dura da novembre ad aprile, con brevi piogge e temperature notturne che non scendono mediamente sotto i 15 gradi.

Il Qatar è suddiviso in dieci municipalità.

Forte legame con lo sport

Negli ultimi anni il Qatar ha legato sempre più il proprio nome allo sport di livello mondiale. Dal 2002 si corre, a febbraio di ogni anno, il Tour of Qatar, corsa ciclistica a tappe di quattro giorni. Qui si svolge una gara del motomondiale, sul circuito di Losail realizzato nel 2004. Il Qatar, inoltre, si è qualificato ai Mondiali di basket 2006. Dal 1993, a Doha, si disputa un torneo internazionale di tennis Atp della categoria World tour 250, tra i vincitori alcuni tra i più grandi campioni della storia del tennis da Roger Federer a Rafael Nadal, da Stefan Edberg a Boris Becker, da Jim Courier a Andy Murray. Il 2 dicembre 2010 la Fifa ha designato il Qatar nazione ospitante del Campionato mondiale di calcio 2022: la Nazionale locale, che non aveva mai preso parte ad un mondiale, nel 2022 sarà ammessa di diritto.

Va sottolineato, però, che l'Under 20 del Qatar ha ottenuto il secondo posto al Mondiale del 1981, battuta in finale dalla Germania Ovest. Nel 2014 lo stesso Paese qatariota ha ospitato la Supercoppa italiana.

Verso la Coppa del mondo 2022

Il Campionato mondiale di calcio 2022, già noto come Qatar 2022, sarà l'ultima edizione del torneo a prevedere la partecipazione di 32 squadre. Dal 2026 il Mondiale verrà esteso a 48 nazionali. Si tratterà di un evento di straordinarie dimensioni, la cui gestione va opportunamente programmata, con un'attenta analisi della situazione, del momento storico. Nel protocollo d'intesa tra Italia e Qatar si tiene nella dovuta considerazione anche questo grande evento, che va gestito con la massima organizzazione sul fronte della sicurezza, attraverso un piano condiviso.