Nella tarda mattinata del 23 marzo, un uomo armato, Redouane Lakdim, franco-marocchino di quasi 26 anni, ha preso d'assalto un supermercato nella città di Trèbes, al confine con la Spagna. Poche ore prima, nella vicina Carcassonne, l'attentatore aveva rubato una macchina, uccidendo il guidatore e ferendo il passeggero.
Dalla Peugeot 205 ha sparato contro una pattuglia della Compagnie rèpublicaine de sécurité (C.R.S.), composta da quattro poliziotti, dei quali uno è rimasto gravemente ferito. Costui è stato operato ed è stato dichiarato fuori pericolo: il proiettile aveva perforato un polmone e si era fermato ad appena tre centimetri dal cuore.
Dopo le 11, il killer ha assaltato il supermercato "Super U" di Trèbes, ad 8 chilometri da Carcassonne, aprendo il fuoco e uccidendo due persone e causando diversi feriti. Il 26enne aveva già gridato di essere un soldato dello Stato Islamico e di voler vendicare i bombardamenti in terra siriana. Inoltre aveva chiesto la liberazione del terrorista Salah Abdeslam, responsabile degli attentati a Parigi del 13 novembre 2015. Un gendarme si è offerto come ostaggio prendendo il posto di una donna e lasciando il cellulare "in chiamata", per far sì che i militari del GIGN potessero ascoltare cosa stava accadendo all'interno del supermercato.
Esattamente alle ore 14:15 è partito il blitz anti-terrorismo da parte delle teste di cuoio, durato appena 10 minuti.
Le forze speciali del Groupe d'intervention de la Gendarmerie nationale hanno ucciso il terrorista Lakdim, e ferito due membri del corpo nazionale francese.
Il bilancio definitivo dei due attacchi è di quattro morti e circa sedici feriti. Le vittime sono un cliente del supermercato dall'identità non ancora conosciuta, un addetto macellaio di 49 anni (ex politico e sportivo), l'assalitore stesso ed il gendarme che s'era offerto come ostaggio al posto della donna (morto in mattinata).
Tra i feriti, invece, si contano il passeggero dell'auto rubata nella città medievale, il poliziotto colpito alla spalla mentre terminava di fare footing (assieme ai suoi tre colleghi), e i due gendarmi del GIGN di Tolosa.
Nel pomeriggio, l'Isis ha rivendicato gli attentati, dichiarando che "un soldato dello Stato Islamico ha commesso l'attacco in risposta agli appelli di colpire i Paesi della Coalizione".
Da Bruxelles, il presidente Macron ha commentato: "Siamo di fronte ad una minaccia grave. Abbiamo molti individui che si sono radicalizzati da soli. Non dobbiamo più affrontare attentati a partire dal territorio iracheno, ma attacchi condotti dall'interno del nostro territorio". Il ministro degli interni Collomb ha aggiunto: "il terrorista ha agito da solo ed in modo brusco".
L'ultimo attentato a Marsiglia nel 2017
L'ultimo attacco terroristico in terra francese, rivendicato dall'Isis, era stato quello dell'ottobre del 2017 nei pressi della stazione marsigliese di Saint-Charles. Un uomo nordafricano aveva ucciso a coltellate due ragazze di 20 e 21 anni al grido di "Allah Akbar". Ahmed Hanachi, questo il nome del terrorista, era stato poi ucciso da un riservista 19enne.