Un violentatore seriale assicurato alla giustizia. I Carabinieri di Bologna hanno fermato un 23enne di Caserta per violenza sessuale e rapina. Il giovane uomo è stato accusato di avere abusato di una ragazza di 19 anni sotto i fumi dell'alcol, adescandola in una festa di carnevale che si teneva in una discoteca della provincia del capoluogo emiliano. Dopo avere stuprato la giovane donna è fuggito con i soldi della ragazza, il bancomat e alcuni oggetti personali di lei.

La violenza sessuale

La violenza sessuale è avvenuta durante una festa di carnevale in un albergo della bassa pianura emiliana.

Lo stupratore aveva conosciuto la ragazza durante una festa in una discoteca della provincia bolognese. Lui travestito per l'occasione da monaco medievale, aveva adescato la giovane con intenti libidinosi. Dopo averla stordita con degli alcolici, l'ha portata in un albergo di Pieve di Cento per abusare di lei sessualmente. L'indomani mattina la giovane si è svegliata nella camera d'albergo seminuda e in stato confusionale, sapendo solo di avere avuto un rapporto sessuale. Infine si era accorta anche di essere stata anche derubata del portafoglio con i soldi, del bancomat e di alcuni effetti personali. All'uscita dell'albergo l'inserviente dell'hotel, le ha restituito la tonaca del finto monaco rimasta nella stanza.

La visita in ospedale

La vittima, dopo avere saputo che un'amica aveva segnalato la sua scomparsa ai carabinieri, si è recata presso la struttura medica più vicina per farsi medicare. Gli specialisti del nosocomio hanno riscontrato i segni della violenza sessuale avvenuta. La giovane donna ha cercato di raccontare ai militari dell'arma ancora in stato confusionale ciò che le era accaduto.

Le indagini e l'arresto

Dopo la denuncia della 19 enne, gli uomini delle gazzelle hanno iniziato immediatamente le indagini. Grazie ad un minuzioso lavoro di ricostruzione dei fatti sono riusciti a risalire al presunto violentatore. Il giovane originario di Caserta è stato individuato e fermato. Interrogato, il ragazzo si è difeso, asserendo che il rapporto era stato consensuale.

Gli uomini della benemerita invece hanno accertato che il presunto stupratore seriale si era reso responsabile di altre due violenze carnali avvenute nel luglio 2017 e nel febbraio 2018, ai danni di altre due ragazze che però non hanno sporto querela. In tutti e tre i casi ha adoperato lo stesso stratagemma per trarre in inganno le sue vittime, tanto che i magistrati che si sono occupati della vicenda lo hanno definito, appunto, un 'violentatore seriale'.