Arrestato extracomunitario 22enne a Pescara, con l'accusa di con l'accusa di violenza sessuale di gruppo, aggressione e rapina. Il marocchino già noto alle forze dell'ordine per altri precedenti penali e con il permesso di soggiorno scaduto, è stato fermato dopo la denuncia di una ragazza e del suo amico. Il Gip di Pescara, la dottoressa Antonella Di Carlo, ha confermato la misura cautelare per l'immigrato. Le indagini erano partite nel marzo scorso a seguito di una denuncia effettuata da una ragazza vittima di stupro e aggressione, subita qualche giorno prima.

La violenza era avvenuta in una zona frequentata abitualmente da tossicodipendenti.

La vicenda

L'aggressione è avvenuta vicino la via Tiburtina, zona famosa per essere frequentata di solito da soggetti dediti a spaccio e uso di droga. Nei pressi di un capannone abbandonato, la donna è stata avvicinata da due uomini di nazionalità straniera. La giovane in quel momento era in compagnia di un amico. I due extracomunitari si sono avventati violentemente sulla coppia, picchiano selvaggiamente lui e massacrano di botte lei, poi uno dei due assalitori ha stuprato la ragazza. Alla fine hanno derubato i due amici dello smartphone e del portafoglio e sono fuggiti. Le vittime sono state accompagnate in ospedale per le prime cure, per la ragazza è stata immediatamente avviata la procedura medica prevista per i casi di violenza sessuale con prognosi di una settimana, ed ematoma ad una mascella.

Il suo amico ha riportato un dente rotto e tre giorni di prognosi. Le indagini hanno subito confermato la versione della giovane donna. Dopo la denuncia è scattata la ricerca dei due malfattori. Il presunto aggressore sessuale è stato riconosciuto grazie anche alle telecamere di videosorveglianza posizionate nella zona, e alle descrizioni fornite dalle due testimonianze dei malcapitati.

Adesso gli investigatori sono al lavoro per cercare di identificare il complice dello stupratore non ancora trovato.

Le donne più frequentemente vittime di stupro

La maggior parte degli abusi avviene fra le mura domestiche e l'assalitore è spesso conosciuto. Un parente oppure un ex compagno sono generalmente i più probabili aggressori sessuali per il sesso debole.

Una donna su tre in Italia, in età compresa tra i 16 e i 70 anni è stata vittima dell'aggressività maschile almeno una volta nella vita. Ultimamente un dato allarmante è quello di giovani aggredite per strada sempre più spesso da immigrati ed extracomunitari, le vittime più abituali sono ragazzine e adolescenti. Nella maggior parte dei casi i violentatori sono pluripregiudicati con il permesso di soggiorno non valido.