Da domenica 22 a lunedì 30 aprile si svolgerà La via dei frati, un cammino lungo 173,2 chilometri che inizia da Caltanissetta fino al borgo madonita di Cefalù, attraversando campagne solitarie come Castel Belici, alte vette di montagna come i Santuari mariani di Gibilmanna e dell'Alto e affascinanti centri abitati come Blufi e Gangi. E' questa La via dei frati - Camminare con il Cuore, un'idea di Santo Mazzarisi, psicologo di 44 anni nato a Resuttano, comune della provincia di Caltanissetta.
La nascita della Via dei frati
L'idea di creare il nuovo percorso è nata nel 2015.
Il giovane psicologo siciliano stava percorrendo il Cammino di San Benedetto. Durante quei giorni iniziò a balenare nella mente di Santo un Cammino in Sicilia, così come per molti secoli hanno fatto i Frati questuanti, che dai conventi maggiori, si spostavano fin nelle più remote campagne per raccogliere la questua da portare ai loro confratelli, con spirito di umiltà e dividendo quel poco che avevano con le persone più bisognose. Fino a qualche anno fa, la memoria dei "Monaci di Cerca" era viva nei paesi attraversati dalla Via dei frati, e numerose sono le testimonianze del loro passaggio: dai conventi di Petralia, Gangi, Geraci Siculo, Blufi e Resuttano. Ma non solo. Tra i Frati vengono ricordati anche insigni scultori, che con le loro opere hanno accresciuto talmente il sentimento religioso che molte di queste sono attualmente venerate e hanno creato un vero e proprio movimento di pellegrinaggio continuo nelle chiese e nei santuari dove si trovano, come il Crocifisso di Castel Belici, opera di Frate Innocenzo da Petralia e i Crocifissi di Frate Umile a Petralia Soprana e Geraci Siculo.
Il percorso, inoltre, si propone come ideale Via Micaelica siciliana, in quanto ha la sua origine a Caltanissetta, luogo del Miracolo dell'Arcangelo, attraversa il luogo in cui da qualche anno è stato collocato un quadro di San Michele alle falde del Monte Alto, di fronte Petralia Sottana, luogo di profonda religiosità e di pellegrinaggio a maggio e settembre e giunge a Cefalù, protetta dall'attuale Santuario di Gibilmanna e in epoca remota da una chiesetta eretta dai benedettini dedicata a San Michele sulla Cima di Pizzo S.
Angelo, poco più in alto dell'attuale convento francescano.
Il commento di Santo Mazzarisi
"La passione dei cammini nasce da racconti che sentivo fare dei luoghi di pellegrinaggi a piedi o sul dorso di muli o asini che si facevano una volta verso luoghi di fede, spesso in aree lontane dai centri abitati". A Resuttano, paese natale di Mazzarisi, ogni anno e in parte ancora oggi, si usa fare un lungo pellegrinaggio all'alba del 3 maggio verso il Santuario di Belici, vicino il paese di Marianopoli.
Quel cammino, che in realtà lo psicologo non ha mai fatto da ragazzo, lo ha sempre affascinato. "L'idea di andare insieme ad altre persone lungo strade percorse di solito in macchina, con un passo lento per apprezzare anche le prime luci dell'alba e il risvegli della natura, mi ha da sempre interessato, ed infine, adesso quel percorso fa parte della Via dei frati e non nego che sia stato proprio il primo nucleo del Cammino". Nel corso degli anni Santo ha iniziato a camminare verso Santiago, Assisi e Montecassino per ritornare nel 2016 nella sua terra, proprio sui luoghi di un cammino tanto sognato e infine realizzato. A chi non ha mai provato questa esperienza l'ideatore della Via dei frati consiglia di equipaggiarsi con la giusta attrezzatura, leggera e adatta al clima, con le giuste scorte di acqua e godendosi ogni passo.
Fermarsi per la stanchezza è un obbligo. "Chiedere troppo a sé stessi e al proprio corpo non fa entrare nel giusto spirito del Cammino che è fatto di momenti di stanchezza ma anche di amore per sé stessi - ha ricordato Santo Mazzarisi - Lo spirito con cui si cammina è personale: per fede, per ambientalismo, per tenersi in forma. La cosa importante è quella di apprezzare tutto quello che il Cammino può darci, di bello e di brutto, sia essa la gioia di un incontro o di una cosa buona da mangiare o di una visita in un luogo da ricordare oppure sia essa la fatica dei passi e del peso dello zaino, o un sentiero particolarmente faticoso". Lo psicologo ha sottolineato che la valutazione di un cammino si fa quando si torna a casa dopo averlo percorso.
E' lì che si può "pesare" la propria esperienza e capire cosa si vuole conservare nel cuore e portare nel cammino della propria vita quotidiana. "Abbiamo costituito l'associazione "Amici della via dei frati" dopo due ani di attività per dare un senso compiuto all'iniziativa - ha detto - che non è un'esperienza fine a sé stessa, ma si propone di diventare una proposta di conoscenza del territorio. Ci sono in atto colloqui con l'assessorato al Turismo della Regione siciliana per l'inserimento della Via dei frati tra le offerte di percorsi possibili in Sicilia. Stiamo stringendo - ha aggiunto - rapporti di collaborazione e intesa con i comuni attraversati dalla Via dei frati e le Pro Loco per far si che il Cammino non sia un prodotto preconfezionato offerto al territorio, ma diventi parte di esso, di proprietà delle realtà locali e dei pellegrini che intendano percorrerlo.
La nostra idea non è di fare "business" tant'è che abbiamo costituito un'associazione onlus senza scopo di lucro ma di offrire un'occasione a chi voglia utilizzarne le potenzialità. Il 22 aprile 2018 - ha concluso - partirò nuovamente sulla Via dei frati per nove giorni di cammino con amici da tanti posti d'Italia desiderosi di scoprire la nostra terra".
Le tappe della Via dei Frati
Nove sono le tappe che fanno parte del cammino: prima tappa Caltanissetta - Marianopoli (22 aprile), seconda tappa Marianopoli - Resuttano (23 aprile), terza tappa Resuttano - Blufi - Castellana Sicula - Polizzi Generosa (24 aprile), quarta tappa Polizzi Generosa - Petralia Sottana (25 aprile), quinta tappa Petralia Sottana - Gangi (26 aprile), sesta tappa Gangi - Geraci Siculo (27 aprile), settima tappa Geraci Siculo - Castelbuono (28 aprile), ottava tappa Castelbuono - Isnello - Santuario Gibilmanna (29 aprile), nona tappa Santuario Gibilmanna - Cefalù (30 aprile).
Cammino patrocinato e sostenuto da diversi Comuni e associazioni
Caltanissetta, Marianopoli, Resuttano, Blufi, Castellana Sicula, Polizzi Generosa, Petralia Sottana, Petralia Soprana, Gangi, Geraci Siculo, Castelbuono, Isnello, Cefalù, Museo Diocesano - Diocesi di Caltanissetta, Gal Madonie e Centro Sicilia - Rete Cultura.
La dichiarazione dell'assessore di Petralia Sottana, Lucia Macaluso
"Petralia Sottana è l'unico Comune siciliano insignito della bandiera arancione del TCI (Touring Club Italiano), e fa parte del circuito di località certificate e promosse dal TCI per lo sviluppo turistico integrato, di qualità e sostenibile - ha commentato Lucia Macaluso - Inoltre, è sede dell'Ente Parco delle Madonie e ha la maggior parte di territorio ricadente in zona parco con ben 5.891 ettari".
La struttura urbanistica del paese che si erge a mille metri fa si che questo assuma una caratteristica localizzazione organica che lo caratterizza come forma architettonica incastonata nel contesto del Massiccio Centrale delle Madonie. La sua localizzazione paesaggistica e naturalistica pone un centro storico di pregio, ricco di emergenze architettoniche e artistiche e di un originale percorso geologico urbano certificato dall'Arta (Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente), al centro di un contesto naturalistico e geologico, certificato Unesco, facilmente raggiungibile dagli escursionisti e che gli fa da cornice, vantando un territorio "felicissimo" dal punto di vista naturalistico, costituito da un vero e proprio compendio degli oltremodo variegati aspetti della regione madonita.
"Essere stati inseriti in percorsi organizzato come La Via dei frati e i Cammini Francigeni di Sicilia - ha aggiunto Macaluso - oltre ad essere un importante riconoscimento per la storia del nostro centro abitato e per il suo territorio, è una grande opportunità di sviluppo, poiché il settore dei cammini, quando sapientemente e storicamente provati, sono una fonte turistica in continuo incremento ed evoluzione". Lo sviluppo di questi nuovi modelli di fruizione e gestione sostenibile garantiranno e favoriranno l'integrazione ambientale/paesaggistica, con attività del settore primario, artigianali e turistico/culturali così come indicato nel Piano Strategico del Turismo 2017-2022. Dopo l'istituzione nel 2016 da parte del Mibact dell'Anno dei Cammini è cresciuto notevolmente il desiderio di fruire di luoghi percorribili a piedi o con altre forme di mobilità dolce sostenibile.
Una modalità di fruizione del patrimonio naturale e culturale diffuso, nonché un'occasione di valorizzazione degli attrattori naturali, culturali e dei territori interessati e organizzati intorno a temi di interesse storico, culturale, artistico, religioso o sociale. "Per incentivare questo settore - ha ricordato l'assessore - è necessario fare "rete", cosa che egregiamente stanno concretizzando la Via dei frati e i Cammini Francigeni di Sicilia, e soprattutto rendere i percorsi fisici lineari, fruibili, accessibili e sicuri, dotarli di segnaletica orizzontale e/o verticale per ogni tappa e georeferenziazione; fornire le tappe di tutti i servizi di supporto al camminatore con la possibilità di aggiornarsi in tempo reale online in portali continuamente aggiornati; realizzare i Poi (Porte d'ingresso) per offrire al viaggiatore punti di ingresso al turismo lento permettendo di muoversi liberamente tra le centinaia di Borghi attraversati dai Cammini d'Italia che aprono al viaggiatore uno spaccato di paese inedito e che, affiancando l'offerta turistica tradizionale, si propongono come alternativa alle consuete mete turistiche".
Per i prossimi mesi l'Amministrazione petralese intende rafforzare i propri attrattori di punta e i propri eventi di richiamo turistico al fine di integrare, diversificare e destagionalizzare l'offerta. In primo luogo i siti di interesse Geopark Unesco, il percorso geologico Urbani Geopark, Piano Battaglia e i Monumenti della Natura ricadenti nel territorio del paese madonita, attraverso una puntuale campagna promozionale e dotazione segnaletica; sta programmando una serie di iniziative culturali per rilanciare il patrimonio artistico/culturale e immateriale nell'Anno Europeo del Patrimonio Culturale; il Comune sta partecipando al progetto "Madonie Landscape", promosso dal capofila Museo Civico di Castelbuono, per promuovere le attività di punta in seno a Palermo Capitale Nazionale della Cultura 2018.
"Saremo presenti - ha continuato l'assessore Macaluso - a Milano al Catello Sforzesco per Exploring bandiere Arancioni; con il Museo Civico Antonio Collisani abbiamo iniziato a collaborare in rete con gli altri musei del territorio per integrare l'offerta; intendiamo confermare i contributi per l'apertura di nuove attività di ristorazione che aprono nel centro storico, stiamo organizzando - ha concluso - le attività di attrazione turistica, confermando quelle ormai storicizzate (Festival delle tradizioni popolari, rievocazione dell'Antico Corteo Nuziale e Ballo Pantomima della Cordella, festa dei Sapori Madoniti d'Autunno) all'insegna delle novità e dell'ulteriore innalzamento di qualità delle stesse.