Nella notte tra il 28 febbraio e il 1 marzo una coppia di militanti di CasaPound è stata aggredita a Livorno da quattro persone armate di bastoni che hanno agito a volto coperto. Lui, un militare del 185° Reggimento Acquisizione Obiettivi dell’Esercito italiano, è stato ricoverato in codice rosso in un ospedale livornese e, secondo la versione fornita dai suoi ‘camerati’, rischia di perdere un occhio. Lei, che si trovava nell’auto alla quale sono stati spaccati i finestrini, è stata riempita di improperi quando il suo compagno ha avvertito gli aggressori che era incinta.

La versione di CasaPound

Con un lungo post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale di CasaPound, i militanti del partito guidato da Simone Di Stefano denunciano un fatto increscioso. Alla notizia che la donna era incinta, gli ignoti assalitori avrebbero iniziato a inveire contro di lei con frasi tipo “fasci di mer..” e “tanto verrà un figlio fascista”, mentre spaccavano a bastonate i finestrini dell’auto dove la donna era seduta, in attesa del suo ragazzo che, in via Garibaldi, stava cercando di riattaccare un manifesto strappato dei ‘fascisti del terzo millennio’ . Un fatto gravissimo che si aggiunge all’altrettanto grave pestaggio compiuto nei confronti del militare dell’Esercito, colpito più volte e in seguito ricoverato in codice rosso in ospedale.

L’uomo ora rischia di perdere un occhio. Fortunatamente la donna e il bambino che porta in grembo, trasferiti in una caserma dei carabinieri, non hanno subito alcuna conseguenza fisica.

La rabbia di Di Stefano contro Minniti

Nello stesso post, viene riportato il duro commento del segretario nazionale di casapound, simone di stefano, il quale definisce “incredibile” la lunga serie di “cacce all’uomo” messa in atto dai cosiddetti antifascisti.

Secondo Di Stefano le Istituzioni italiane si starebbero macchiando della grave colpa di denunciare solo il “sedicente pericolo fascista”, mentre lasciano impunite le aggressioni contro militanti di destra e agenti delle forze dell’ordine (vedi il caso degli scontri avvenuti recentemente a Torino). Di Stefano si rivolge poi al ministro dell’interno Marco Minniti, colpevole a suo giudizio di non aver speso “una parola” sulle minacce annunciate da gruppi di estrema sinistra, risoluti ad impedire a tutti i costi la manifestazione di CasaPound prevista per questo pomeriggio, 1 marzo, a piazza del Pantheon a Roma.

Il leader dei ‘fascisti del terzo millennio’ chiede al titolare del Viminale di “intervenire”. Per concludere, secondo Di Stefano il movimento da lui guidato starebbe semplicemente cercando di “cambiare il mondo facendo Politica”, mentre la “massa dei vecchi partiti” pur di rimanere al potere accetta persino di cedere ai “ricatti dei violenti”.