La Polizia locale sta indagando su quanto accaduto ieri sera nei pressi della stazione di padova, dove una giovane deputata della lega è stata presa a schiaffi da un passante, forse immortalato da un collega di partito della vittima dell'aggressione prima di darsi alla fuga. A denunciare l'episodio ci ha pensato l'ex sindaco patavino Bitonci, tramite un post carico d'indignazione su Facebook (poi rimosso per motivi poco chiari) dove si faceva riferimento anche alla circostanza che l'autore del gesto fosse probabilmente un “uomo di colore”. Secondo la ricostruzione fornita dall'esponente di punta della classe dirigente veneta del Carroccio, la neoeletta parlamentare alla Camera Silvia Covolo si trovava insieme “al sottoscritto e a Germano Racchella” quando un extracomunitario l'ha raggiunta con un violento ceffone in pieno viso, per poi scappare in compagnia di altri due stranieri, evidentemente complici.

Neoeletta deputata della Lega presa a schiaffi da uno straniero a Padova

I tre politici “padani” erano di ritorno da Roma e il fatto reso pubblico in mattinata, stando alla versione fornita dall'amministratore leghista, dovrebbe essersi verificato intorno alle 19,30. Inevitabili le polemiche del giorno dopo, decollate dai social su input di Massimo Bitonci, sul doppio fronte della sicurezza nella città adesso amministrata dal centrosinistra e dell'emergenza migranti, cavallo di battaglia del partito fondato da Umberto Bossi e ora guidato verso nuovi orizzonti “nazionali” da Matteo Salvini. In attesa che le indagini facciano luce sull'accaduto, il dibattito politico locale si è riacceso su uno dei temi più sentiti dall'opinione pubblica di Padova: l'ordine pubblico in zone come la stazione, dove episodi come quello verificatosi ieri ai danni di Silvia Covolo rischiano di alimentare odio e intolleranza.

Padova, uomo di colore aggredisce deputata della Lega di Salvini

Decisivi, ai fini di una corretta ricostruzione dei fatti in vista di tempestivi provvedimenti delle autorità locali di pubblica sicurezza, si potrebbero rivelare gli scatti fotografici di cui parlava l'ex sindaco nel post pubblicato stamattina, ma cancellato dopo qualche ora, su Facebook.

Se i riscontri dovessero confermare gli indizi raccolti dal testimone, a breve scatterà la “caccia” al responsabile dell'aggressione sulla base dell'identikit (corredato da foto scattate sul luogo da Bitonci) in possesso del comando cittadino della polizia municipale.