Una donna di 40 anni, madre di un bimbo di appena venti giorni, è stata arrestata la scorsa mattina dalla polizia con le pesanti accuse di tentato omicidio e danneggiamento aggravato. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori infatti, la donna avrebbe cercato di farla finita (insieme al figlio appena nato), innescando un grosso incendio nell’appartamento di via Principe di Napoli, a Pirri, in cui viveva insieme alla sorella. Soltanto un miracolo e il rapido intervento di Polizia e Vigili del Fuoco, ha evitato che la situazione finisse in tragedia.

Il bimbo è stato messo immediatamente in salvo e ricoverato in codice rosso al Policlinico di Monserrato. Mentre la mamma è stata portata immediatamente all’Ospedale Marino di Cagliari, per essere inserita nella camera iperbarica, a causa della forte intossicazione provocata dall’aver respirato monossido di carbonio. Il piccolo sta molto meglio e nei prossimi giorni sarà affidato ai familiari.

Trasferita in Psichiatria

Ora la donna - dopo essere stata soccorsa insieme al suo bimbo – è stata trasferita nel reparto di psichiatria dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari. Dove viene costantemente tenuta sotto controllo dagli agenti di Polizia e dagli addetti ai lavori, per la paura che possa compiere dei gesti eclatanti e di autolesionismo.

Secondo la Polizia infatti la donna avrebbe appiccato volontariamente il rogo, perché voleva morire insieme al suo bambino. Per questo gli investigatori della Squadra Mobile, sono giunti alla conclusione che si è trattato di un tentativo (fortunatamente non riuscito), di omicidio suicidio. Il fumo sprigionato dal fuoco infatti avrebbe portato alla morte il suo piccolo bambino e anche la mamma.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti – che hanno sentito anche i familiari – la donna, dopo aver dato alla luce il bambino, sarebbe entrata in un drammatico stato di depressione “post partum” che l’avrebbe spinta a questo gesto folle.

Alcol sul comodino

Il forte sospetto che la donna volesse mettere fine alla sua vita e a quella del suo piccolo bambino, è stata avvallata dalle indagini di Vigili del Fuoco e Polizia.

Le forze dell’ordine infatti – dopo aver spento le fiamme – hanno ritrovato le manopole del gas della cucina completamente aperte. Ma fortunatamente -grazie a un sistema di sicurezza dell’elettrodomestico - l’erogazione del gas non è andata a buon fine, evitando il peggio. Oltre a questo, gli investigatori della Squadra Mobile di Cagliari -a cui sono state affidate le delicate indagini – hanno anche recuperato nel comodino a pochi passi dalla culla del bimbo di appena venti giorni, un accendino e una bottiglietta di alcol etilico. Secondo gli inquirenti accendino e alcol sarebbero serviti per mettere fuoco al materasso della culla, dove tra l’altro sono state trovate tracce di liquido infiammabile.

Poi l’incendio si sarebbe propagato in tutto l’appartamento, uccidendoli. La donna – sentita dagli inquirenti – avrebbe parlato di una sigaretta finita inavvertitamente sul letto. Ma il pubblico ministero di turno – Emanuele Secci – ha avvallato la tesi di Polizia e Vigili del fuoco, è ha firmato il mandato d’arresto per la mamma 40enne.