Una scossa di magnitudo 3.3 della scala Richter ha colpito il versante meridionale dell'Etna, alle 9,49 (ora italiana). Il sisma, secondo l'EMSC, avrebbe avuto il suo epicentro nella porzione meridionale del Parco del vulcano. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, oltre a confermare i dati del centro di calcolo sismologico dell'area euromediterranea, specifica i numerosi comuni entro un raggio di 20 chilometri dall'epicentro del Terremoto, che sono: Ragalna, Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Adrano, Nicolosi, Belpasso, Paternò, Pedara, Zafferana Etnea, Trecastagni, Camporotondo Etneo, San Pietro Clarenza, Bronte, Milo, Viagrande, Mascalucia, Tremestieri Etneo, Santa Venerina, Gravina di Catania, Aci Bonaccorsi, Maletto, San Giovanni La Punta, Aci Sant'Antonio, Sant'Agata li Battiati, Sant'Alfio, Misterbianco, Motta Sant'Anastasia, Centuripe, Aci Catena, San Gregorio di Catania, Valverde.

In totale, la popolazione complessiva residente in questi piccoli borghi ammonta a quasi 50 mila abitanti. Sempre a quanto viene specificato dall'INGV, il sisma sembra aver avuto un ipocentro molto superficiale, che si attesta a poche centinaia di chilometri di profondità. Per questo il sisma è stato sentito dalla popolazione locale, tuttavia, senza provocare danni a persone o cose.

Secondo l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia il terremoto è stato preceduto da un lieve sisma di magnitudo 2.8 della scala Richter appena un minuto prima, ad una profondità di circa 1 chilometro. Inoltre, la scossa principale di magnitudo 3.3, sarebbe stata seguita, alle 9,55 (ora italiana) da un'altra, decisamente minore, di magnitudo 2.5 della scala Richter, con ipocentro stimato intorno ai 2 chilometri di profondità.

Ieri un sisma di magnitudo 4.4 nel Tirreno

Un terremoto di magnitudo 4.4 della scala Richter ha colpito ieri sera, alle 21,15 (ora italiana), il Tirreno Centro Meridionale, in particolare quel complesso vulcanico conosciuto con il nome di Marsili, complesso riconosciuto fra i più grandi e pericolosi d'Europa. La scossa di ieri è stata particolarmente profonda, intorno ai 389 chilometri dalla superficie, come solo nel Tirreno può accadere, soprattutto al largo della costa occidentale della Calabria e la costa settentrionale della Sicilia.

Infatti, in tutto il resto del territorio italiano, difficilmente si possono verificare scosse così profonde come in questo punto.

E' da specificare, comunque, che la scossa di ieri sera e quelle di stamattina sono assolutamente indipendenti fra loro e non è possibile porre in essere alcuna correlazione scientifica fra i due eventi.