Tutti i giorni si sentono e leggono storie di omicidi, suicidi, aggressioni e abusi, tutti casi che vedono i colpevoli accusati per poi essere condannati in base al reato compiuto, (e meno male). Esistono però anche dei fatti in cui un'azione buona fatta esclusivamente con l'intento di offrire un aiuto al prossimo, viene trasformata in un fatto negativo, un fatto che potrebbe portare il benefattore in prigione. Si parla di una guida alpina francese che ha salvato la vita a una famiglia di migranti, consentendo anche al bimbo che stava per nascere di poter avere un futuro, per lui nessun premio ma 5 anni di carcere.
Uomo francese soccorre una famiglia di migranti, lei all'ottavo mese di gravidanza
Passo del Monginevro, 1900 metri di altitudine è il luogo che ha visto come protagonista una guida alpina francese, un uomo che mentre percorreva il passo ha notato una famiglia in gravi difficoltà, una famiglia di migranti di origine nigeriana che in mezzo ad una vera e propria bufera tentavano di attraversare il confine tra l'Italia e la Francia. Un uomo con due bimbi di quattro e due anni che insieme alla moglie incinta di otto mesi rischiavano di morire assiderati. La guida alpina non ci ha pensato tanto, e fermatosi con l'auto li ha fatti salire a bordo per poi accompagnarli immediatamente all'ospedale alle porte di Briancon in Francia.
Una bellissima storia che avrebbe avuto solamente una nota positiva in tutta la tristezza della vicenda, una storia che per fortuna ha visto un'intera famiglia al caldo dell'ospedale e la donna portata d'urgenza per verificare le condizioni di salute del bimbo in grembo, una storia che purtroppo non avrà conseguenze positive per il soccoritore.
Per avere salvato una famiglia di colore rischia cinque anni di prigione
Mentre la guardia alpina guidava per recarsi nella vicina città francese è stato intercettato e fermato dalla gendarmeria del posto che ha condotto immediatamente l'uomo in caserma e la famiglia nigeriana in ospedale, dove la donna un pò più tardi, ha partorito il terzo figlio.
Il benefattore ringraziato dalla famiglia è stato invece accusato dalla magistratura francese di aver violato le leggi sull'immigrazione, accusa che per la legge significa cinque anni di prigione. Il caso della guida alpina è stato reso pubblico da un'associazione umanitaria. Cinque anni di galera solo per non essersi soffermato sul colore della pelle ma solamente sulla vita umana.