Un grosso asteroide "battezzato" 2018 GE3, ha sfiorato la Terra due giorni fa, passando a solo 192.000 km dal nostro pianeta. Una "meteora a sorpresa" che ha dato avvertimento del suo passaggio appena un giorno prima. L'asteroide 2018 GE3 è stato osservato dagli increduli astronomi statunitensi del Catalina Sky Survey della NASA nelle prime ore del sabato mattina. L'astronomo Michael Jäger è riuscito a videoregistrare il passaggio dell'enorme roccia spaziale, mentre attraversava la Costellazione del Serpente.

Le misure di questa roccia spaziale, hanno nettamente superato la lunghezza di un campo di calcio, ed è stata eseguita una stima che ha visto l'asteroide persino più grande della meteora che esplose a Chelyabinsk, in Russia, nel 2013.

Solo altri due Asteroidi, passati vicini alla Terra e monitorati dalla NASA erano risultati essere i più grandi finora: uno nel 2001 e uno nel 2002. L'ingegnere di SPACE X , Andrew Rader ha twittato: "L'asteroide 2018 GE3 ci ha sorvolato oggi, a metà della distanza dalla Luna, con meno di un giorno di avvertimento".

Asteroidi e rischio di impatto sulla Terra

Un asteroide delle dimensioni, tanto per capirsi, dell'Empire State Building, denominato Bennu, è diretto attualmente verso il nostro pianeta con probabilità che colpisca la Terra di "1 su 2700".

La notizia è confermata dal The Washington Post, mentre la Nasa è al lavoro per prevenire sorprese come quella di 2018 GE3: l'ente spaziale infatti sta già lavorando ad un piano di emergenza anche se l'ipotetico impatto è previsto nel 2135.

L'ingegnere aerospaziale NASA, Brent W. Barbee ha dichiarato: "Stiamo facendo questi studi per prepararci, in modo da essere in grado di affrontare gli oggetti minacciosi come questo".

Il "piano di battaglia", chiamato Hypervelocity Asteroid Mitigation Mission for Emergency Response, prevede l'invio di una navicella spaziale, l'OSIRIS REX , che avrà il compito di raggiungere Bennu: appena l'incontro avverrà, la navicella sarà in grado di stabilire la composizione dell'asteroide, prelevandone un campione per esaminarlo sulla Terra.

Se le misurazioni eseguite dovessero confermare la traiettoria della meteora, verrà inviato un ordigno nucleare per dargli l'addio definitivo.

Bennu al momento, è classificato come l'asteroide più pericoloso della lista di osservatori delle scienze planetarie: e dovesse colpire la Terra, la forza generata dall'impatto sarebbe pari a "80.000 bombe di tipo uranio", motivo quindi che ha spinto la Nasa ad individuare, si spera con netto anticipo, il 90% di tutti i NEO (Near Eart Object) più grandi di 460 piedi, entro il 2020.

Il passaggio di 2018 GE3, sebbene sia stato classificato da un livello di rischio praticamente nullo, per quanto riguarda eventuali impatti con la Terra fa però comprendere quanto sia fondamentale e urgente, sovvenzionare i progetti per l’individuazione sempre più precisa degli "oggetti spaziali", in particolar modo asteroidi, che si avvicinano alla Terra e soprattutto...quanto un ritardo in tal senso e un "effetto sorpresa" potrebbe essere fatale.