Recentemente la procura di Palermo ha condotto un'operazione che ha portato allo smantellamento della rete criminale legata al noto boss latitante Matteo Messina Denaro. L'operazione ha portato all'arresto di ben 21 individui, tra parenti e fiancheggiatori del superlatitante di Castelvetrano (TP). Inoltre, stando a quanto riportato da un articolo pubblicato sul sito web de Il Fatto Quotidiano, gli inquirenti sarebbero riusciti ad individuare il metodo con il quale colui che è considerato tra i capi più influenti di Cosa Nostra dava ordini e disposizioni agli affiliati.

Le intercettazioni choc: 'Hanno fatto bene a sciogliere quel bambino nell'acido'

Stando a quanto riportato su un altro articolo pubblicato sul sito web de Il Fatto Quotidiano, nell'ambito delle operazioni condotte contro il network criminale di Matteo Messina Denaro sono state rese pubbliche anche alcune intercettazioni alquanto inquietanti. Riguardano la discussione tra due uomini considerati vicini allo stesso Matteo Messina Denaro che, parlando del caso di Giuseppe Di Matteo, figlio del collaboratore di giustizia Santino Di Matteo ucciso a San Giuseppe Jato l'11 gennaio del 1996, hanno affermato la giusta decisione di aver assassinato e sciolto nell'acido il ragazzo. Per il sequestro e l'omicidio Di Matteo sono stati condannati all'ergastolo circa 100 mafiosi tra cui lo stesso Messina Denaro.

Le altre controverse affermazioni fatte dagli intercettati: 'Matteo Messina Denaro e suo padre sono dei veri santi, dovrebbero fargli delle statue'

Oltre alle alquanto discutibili frasi choc sul bambino sciolto nell'acido, i due mafiosi hanno fatto anche altre controverse affermazioni che sono state intercettate e rese note dai magistrati.

Andando maggiormente nello specifico, stando sempre al già citato articolo pubblicato sul sito web de Il Fatto Quotidiano, i due intercettati hanno affermato che Matteo Messina Denaro ed il defunto padre Francesco sarebbero praticamente degli 'esempi da seguire'.

Andando maggiormente nei particolari, i due hanno dichiarato che allo stesso boss di Cosa Nostra ed a Francesco Messina Denaro dovrebbero addirittura fare 'delle statue', presumibilmente per il loro 'servizio' reso alla causa di cui si fa portavoce la stessa organizzazione criminale.

Su tali intercettazioni captate dai magistrati e diffuse dai mass media, c'è da dire che indubbiamente risultano alquanto allarmanti e, allo stesso tempo, alquanto interessanti in quanto fanno capire parecchie cose sulla psicologia degli affiliati a Cosa Nostra.