Daniela Sabbatini, una donna di 49 anni, avrebbe potuto salvarsi ed invece potrebbe essere deceduta a causa di una errata diagnosi da parte dei medici. Ma andiamo a ripercorrere questa vicenda, che purtroppo si è conclusa in maniera tragica, nei suoi punti salienti. Stando a quanto si apprende, la donna si è recata al pronto soccorso per un forte mal di schiena e ne è uscita morta due giorni dopo. A raccontare la sua storia al Corriere della Sera è la sorella Annamaria.
L'inizio del calvario
Tutto ha inizio il 18 marzo scorso quando Daniela avverte dei dolori ai reni e alla gamba sinistra.
Non si preoccupa più di tanto perché qualche anno fa era stata operata per un'ernia. In un primo momento quindi si rivolge al proprio medico che le prescrive una tachipirina. Tuttavia il dolore non solo non accenna a diminuire ma anzi aumenta diventando insopportabile. Insomma diventa chiaro che c'è qualcosa di più serio da approfondire. La sera del giorno successivo la donna che "si contorceva per il dolore e sudava tantissimo" viene portata dai familiari al pronto soccorso al Policlinico Casilino a Roma. Qui le viene diagnosticata una lombosciatalgia, i medici le prescrivono l'assunzione di antidolorifici e antinfiammatori per far passare il dolore. Tuttavia il giorno dopo la situazione si fa drammatica.
I familiari, sempre al Corriere della Sera, raccontano che la loro congiunta ha dovuto attendere ore prima di essere visitata. Inoltre, Annamaria racconta che alle 5 del mattino i medici si sono recati dai parenti sospettando che la sorella potesse avere dei problemi di natura psichiatrica. Stando a quanto si legge sul Corriere, Annamaria racconta di aver risposto che la sorella non soffrisse di alcun problema psichiatrico e di essersi spaventata quando l'ha vista.
Stando a quanto afferma, Daniela era a letto e risultava cosciente ma il braccio era blu e gonfio e con una flebo in un piede e continuava a lamentarsi per il dolore lancinante. Dice anche che era cambiato il colore dei suoi occhi che da azzurro limpido le erano diventati di un grigio velato e inoltre la parte inferiore del suo corpo era livida e fredda.
L'epilogo tragico
I medici a questo punto, stante il rapido precipitare della situazione, pensano che possa trattarsi di meningite. Alle ore 13 scoprono quel che è avvenuto: Daniela ha avuto un aneurisma addominale che ha portato a un inizio di ischemia al cervello e all'addensamento di liquido ematico nei polmoni. Le viene trovata anche una neoplasia ali polmoni. Per i medici non c'è più nulla da fare. Sono ore di agonia per Daniela e di dolore per i familiari. La donna muore alle 18:35 del 20 marzo scorso. Sarà fondamentale il referto dell'autopsia per capire quanto è accaduto e per stabilire se effettivamente i medici non potevano fare nulla per salvarla.