Il 9 giugno prossimo Trento ospiterà, per la prima volta, il Pride. Con lo slogan "Orgoglio oltre i confini", l'evento coinvolgerà non solo il Nord-Est ma anche tutta l'Euragio. È una delle tante manifestazioni per i diritti delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali che faranno parte dell'Onda Pride 2018. Il "Dolomiti Pride" si compone di un calendario di circa 70 eventi a conclusione dei quali si svolgerà la parata.
L'evento ha ricevuto il patrocinio da parte del Comune di Trento, di Bolzano e di Merano, ma non dalla Provincia autonoma di Trento.
Il presidente Ugo Rossi, eletto con una coalizione di centrosinistra, ha motivato la propria decisione sostenendo che il Pride assume un aspetto più di esibizionismo e folclore, non contribuendo alla crescita della società trentina e della sua immagine. Una scelta politica che arriva dopo alcune contestazioni del centrosinistra e della chiesa locale. In particolare il consigliere di Civica Trentina, Rodolfo Borga, alcuni giorni fa ha criticato gli organizzatori della manifestazione LGBT di distribuire gratuitamente i profilattici nei luoghi di aggregazione, nelle scuole e nelle università.
La risposta degli organizzatori
Al mancato patrocinio da parte della Provincia autonoma di Trento, il comitato organizzatore del "Dolomiti Pride" ha indetto una conferenza stampa urgente in cui ha definito la decisione di Ugo Rossi un vero e proprio atto di omofobia istituzionale, quando cioè le istituzioni sono portatrici di messaggi discriminanti nei confronti delle persone LGBT.
Il Pride non riguarda solo la sfilata finale, hanno voluto sottolineare i ragazzi che fanno parte dell'organizzazione, ma fa riferimento anche a circa 70 eventi culturali come proiezioni di film, esposizioni e dibattiti su vari temi come ad esempio la lotta contro l'omofobia o la prevenzione delle malattie sessualmente tarsmissibili.
Anche a Genova è arrivato il "no" da parte di un ente istituzionale
Mentre a Trento è stata la Provincia a non dare il patrocinio al Pride, nel capoluogo ligure il protagonista è il Comune. Per la prima volta il "Liguria Pride", che si svolgerà il 16 giugno a Genova, non ha avuto l'ok da parte del primo cittadino di centrodestra, Marco Bucci.
Il municipio ligure ha fatto sapere che non appoggerà nemmeno un'altra iniziativa in nome dei diritti delle persone LGBT, la famosa "Colorata Cena" organizzata dal Coordinamento Liguria Rainbow, in occasione della giornata internazionale contro l'omofobia che si svolgerà il 17 maggio.