Il comune di Roma ha trascritto l'atto di nascita di una bambina, nata in Canada grazie alla gestazione per altri, riconoscendone i due papà. La novità è che la trascrizione è stata completa e spontanea, cioè senza l'intervento da parte della corte d'appello o del tribunale.
L'evento è stato annunciato dall'avvocato della coppia, Alexander Shuster, che ha seguito tutta la vicenda. La decisione arrivata dal Campidoglio è stata rivoluzionaria perchè non si è di fronte ad una trascrizione per ordine di un giudice ma di tecnici dirigenti dell'ufficio anagrafe.
I genitori della piccola sperano che anche altre realtà italiane seguano questa via, in modo tale che i bimbi che hanno due mamme o due papà non restino invisibili per lo stato italiano e che siano tutelati giuridicamente.
Marilena Grassadonia, presidente dell'associazione di genitori omosessuali famiglie arcobaleno, si dichiara soddisfatta di della decisione da parte degli uffici del'anagrafe capitolina. Definisce questo periodo una vera e propria primavera dei comuni, in cui si è aperta un'interlocuzione politica e tecnica tra l'associazione e i sindaci per ottenere il riconoscimento della doppia genitorailità sia per i bambini nati all'estero sia per quelli nati in Italia.
Matteo Salvini, conosciuta la notizia, ha subito detto la sua attraverso twitter.
Secondo il leader della Lega, ciò che sta avvenendo non è futuro ma puro egoismo, ribadendo il suo no a uteri in affitto e a bambini in vendita.
A Gabicce Mare il sindaco trascrive gli atti di nascita di gemelli con due papà
Questa settimana a Gabicce Mare si è compiuto un altro pezzo di storia. Due papà, uniti civilmente, hanno potuto registrare i loro due figli negli elenchi dell'anagrafe del comune, grazie al supporto legale dell'avvocato Alexander Schuster, noto in Italia per seguire casi di questo tipo.
In presenza del sindaco, Domenico Pascuzzi, la coppia si è recata ai servizi demografici della località marchigiana per poter trascrivere gli atti di nascita dei loro bambini, un maschio e una femmina, nati negli Stati Uniti.
La svolta della sindaca di Torino
È di circa una settimana fa la decisione della prima cittadina torinese, Chiara Appendino, di registrare all'anagrafe non solo gli atti di nascita dei bambini nati all'estero da coppie dello stesso sesso ma anche di quelli nati in Italia, come Niccolò Pietro, figlio di Chiara Foglietta e Micaela Ghisleni.
La sindaca ha indicato nel registro di stato civile che il bimbo ha due mamme e che è stato concepito attraverso le tecniche di fecondazione eterologa.
Alberto Riccadonna, direttore del settimanale diocesano La Voce e il Tempo, ha criticato duramente la decisione della sindaca Appendino, sottolineando che le norme anagrafiche non consentono questo tipo di trascrizione. Intanto anche la leader del partito Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, attraverso il suo profilo Facebook è tornata a scagliarsi contro le famiglie arcobaleno, definendo l'utero in affitto un reato universale.