Israele dopo l'attacco dei giorni scorsi da parte degli Stati Uniti, Inghilterra e Francia, teme che i siriani siano in procinto di essere forniti dai russi dei nuovi sistemi di difesa aerea S-300. L'annuncio è stato dato dal generale Sergei Rudskòi, il quale ha confermato la possibilità che la Russia, in seguito all'attacco della coalizione occidentale, possa prendere in seria considerazione la possibilità di vendere alla Siria i sistemi di difesa S-300, sullo sfondo di nuovi attacchi missilistici degli Stati Uniti e dei suoi alleati.

Gli attuali sistemi difensivi siriani

Sino ad ora il sistema di difesa è costituito da batterie di fabbricazione sovietica di oltre 30 anni che, anche se obsolete, sabato sono riuscite a neutralizzare, a detta di Damasco, 71 missili dei 103 lanciati da navi da guerra e aerei della coalizione occidentale. Di conseguenza questo annuncio genera una grande preoccupazione ad Israele, che per colpire convogli e depositi di armi destinati a Hezbollah, la milizia sciita libanese alleata di Bashar Al Asad, ha già effettuato più di cento raid aerei sullo stato siriano. Già lo scorso febbraio un F-16 israeliano, durante il rientro da una missione contro una base presieduta anche da forze iraniane, anche loro alleate all'ala paramilitare di Hezbollah, è stato abbattuto.

I nuovi missili S-300

La fornitura di questo sistema di difesa da parte della Russia al regime di Al Assad fu fermata all'inizio della guerra in Siria, a causa del malcontento che tale riarmo avrebbe creato in seno alla comunità internazionale. Ora però gli equilibri sono completamente saltati e l'eventuale dispiegamento di questi sistemi missilistici nelle basi siriane, secondo gli osservatori militari israeliani, possono costituire un serio pericolo alle operazioni della loro aviazione in un raggio di 300 chilometri.

Le basi russe in Siria

I russi hanno due strutture militari permanenti sul suolo siriano, una a Tartus che è la loro base navale, e una a Hamenin, la loro base aerea situata nella provincia costiera di Latakia, che con la presenza di decine di aeroplani da combattimento, tra cui i nuovissimi caccia Su-57, hanno il dominio totale dell'aria.

Entrambe sono protette dalle installazioni più moderne che la Russia possiede. Sono schierati i sistemi antimissile S-400 che rappresentano quello che di più avanzato esista nel campo della difesa aereo missilistica. Queste due basi non sono state colpite dall'attacco di sabato scorso.