Niente scuola questa mattina per i bambini di Varedo in provincia di Monza. La maestra è stata arrestata e messa agli arresti domiciliari una volta verificate le accuse mosse da alcuni genitori degli studenti. A quanto pare i bambini venivano maltrattati sia verbalmente che fisicamente, e questi nonostante la tenera età (indicativamente dai 4 ai 6 anni) se ne lamentavano a casa. Dopo diversi episodi simili un gruppo di genitori ha deciso di denunciare la maestra. Un contesto apparentemente idilliaco pieno di bambini che corrono e giocano si è rivelato in realtà un luogo di paura e di terrore, dove quella che doveva essere la figura di riferimento si è rivelata giudice giuria e boia, maltrattando i bambini e rovinandogli la prima esperienza scolastica della loro vita.
La fragilità dei bambini
Essere insegnante in un asilo nido è un compito molto importante, in quanto rappresenta il primissimo approccio ad un mondo, quello accademico, che poi determinerà buona parte della loro vita. il legame che l’insegnante crea con il bambino, funge da base per tutti i rapporti futuri con i docenti che l’individuo incontrerà nella sia vita; ed è per questo che le colpe dell’insegnante monzese non devono essere sottovalutate. Il danno in questo caso è duplice: i futuri rapporti alunno-docente sono compromessi, ed inoltre è possibile che la colpevole abbia generato dei Traumi nelle giovani vittime.
La psicologia dei traumi
Al giorno d’oggi tutti sanno più o meno cosa sono i traumi, o meglio tutti sappiamo che esistono e sono legati alla nostra infanzia; ma cosa sono veramente i traumi e come possiamo curarli?
Domande come queste interessano a noi tanto quanto ai genitori delle giovani vittime, in quanto tutti possiamo nel nostro passato aver vissuto qualche esperienza traumatica che ci ha formato e plasmato. I traumi scaturiscono da episodi della nostra infanzia, non è possibile rimanere traumatizzati in età adulta perché qualsiasi evento è possibile spiegarlo: il trauma si fonda qua, l’impossibilità di spiegare un evento pauroso o terrificante.
Un episodio si definisce così se la vittima vive anche un solo istante di spavento e non è in grado di spiegarsi il perché di questo.
Un bambino di 4 anni non è in grado di comprendere a fondo il mondo circostante, e quindi è facile che rimanga traumatizzato da una maestra cattiva senza motivo. Il trauma poi si manifesta in età adulta, con paure e timori inspiegabili magari nemmeno direttamente collegati con l’episodio traumatico: l’esempio del piccolo Albert è esemplare. Egli fu traumatizzato da un topo bianco, ma il disagio fu esteso a qualsiasi animale bianco, perfino verso Babbo Natale.