Li hanno scoperti la scorsa notte gli uomini del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Cagliari mentre, in via dei Falconi 45, armati con arnesi da scasso e anche una smerigliatrice, stavano per far irruzione in una villetta, che era già stata visitata da un loro complice. Milan Jovanovic, classe 1988, e Marco Stojanovick, 27 anni, entrambi di origini serbe e residenti a Torino, con diversi precedenti penali alle spalle, sono stati arrestati dai militari con la pesante accusa di furto in concorso aggravato. Secondo quanto accertato dagli investigatori, i due – ufficialmente disoccupati – si trovavano a Cagliari “in trasferta” (vivono e risiedono a Torino), probabilmente ospiti di qualche loro connazionale.
Forse il terzo uomo – quello che è riuscito a scappare con della refurtiva – e che in queste ore è braccato dai Carabinieri. I due arrestati – dopo tutti i controlli di rito e dopo aver passato la nottata in caserma – saranno processati questa mattina per direttissima, in un’aula del Tribunale di Cagliari. Una parte degli oggetti rubati sono stati recuperati e restituiti ai loro legittimi proprietari. La smerigliatrice e tutti gli arnesi da scasso sono stati messi sotto sequestro.
Un raid preparato da tempo
Erano da poco passate le 22 e 30 di ieri sera quando una pattuglia dei Carabinieri – impegnata in un normale giro di controllo per le vie di Cagliari – ha incrociato, in via dei Falconi 45, due giovani che, alla vista dell’auto di servizio, hanno subito dato segni di nervosismo.
I militari – insospettiti per il loro strano atteggiamento – hanno così pensato di vederci chiaro e hanno deciso di fermarli e controllare loro i documenti. Ed è qui che hanno avuto la sorpresa. I due infatti –ufficialmente residenti a Torino – non hanno saputo giustificare la loro presenza in città. Ma, soprattutto, nascosti poco vicino, i Carabinieri hanno trovato numerosi arnesi da scasso (che poi è stato accertato fossero di proprietà dei due) ed una smerigliatrice che – molto spesso – viene utilizzata dai criminali per aprire le casseforti di sicurezza.
Per questo motivo i militari hanno ben pensato che i due stavano aspettando il momento giusto per far irruzione all’interno dell’abitazione ed hanno deciso di bloccarli.
Un complice in fuga
Secondo quanto accertato dalle indagini, tutte le loro azioni criminali erano state già anticipate da un’altra persona (probabilmente l’uomo che è riuscito a fuggire e che ospitava i due).
Considerando il fatto che l’appartamento era già stato visitato e che diversi oggetti preziosi erano stati portati via dal fuggitivo. L’uomo infatti – come accertato dai Carabinieri – aveva già fatto irruzione nella villetta, forzando una porta che si trovava nella parte posteriore. E quando ha sentito i Carabinieri che fermavano i loro complici, ha fatto perdere le sue tracce, sparendo nel nulla, ma con diversi oggetti preziosi che poi si è scoperto fossero stati portati via dall’abitazione. I proprietari infatti – allertati dai Carabinieri – si sono immediatamente resi conto che dalla loro casa erano stati portati via numerosi oggetti personali e di valore. Da qui la caccia all’uomo che in un batter d’occhio ha fatto perdere (ancora per poco, assicurano i Carabinieri) le sue tracce.