‘Rifletto su me stessa e penso che morirò anch’io come sana’. Queste sono le parole di una ragazza pakistana di 23 anni, che è nata in Italia, dopo aver appreso la notizia dell’uccisione di Sana Cheema. La 25enne, anche lei di origine pachistana che viveva a Brescia, pochi giorni fa è stata uccisa da padre e fratello, con la unica colpa di amare e voler sposare un ragazzo italiano e di non accettare ‘i candidati’ prescelti da suo padre e dalla sua famiglia. Trovandosi nella stessa situazione, la ragazza pakistana che vuole identificarsi solo con le sue iniziali S.F.

è intimorita per il suo destino, la terrorizza l'idea che la sua storia potrebbe avere lo stesso finale di Sana.

Gli imam: peccatrice se il fidanzato italiano non si converte

La 23enne, nella sua confessione a La Stampa ha espresso anche i suoi dubbi e le tante domande che girano nella sua mente, su come Dio possa odiare il sentimento sincero che si nutre per una persona, anche se non ha la sua stessa religione. S.F. ha raccontato che queste domande non sono rimaste solo nei suoi pensieri, ma sono domande rivolte anche ad alcuni imam sul web, anche se la loro risposta è stata accusatoria verso la ragazza. Secondo loro, lei commetterebbe un peccato se il suo fidanzato italiano non si convertisse all'islamismo.

Parlando delle sue frustrazioni, delle bugie che racconta ai genitori per non far scoprire il legame sentimentale, la giovane ragazza paragona la sua storia con quella di Sana.

Portare il velo per rendere orgogliosi i genitori

Parlando della sua adolescenza difficile, la 23enne ha spiegato come ha vissuto una vita condizionata dalle regole famigliari.

Di come è stata sempre infelice perché non poteva fare ciò che facevano le sue coetanee e di aver indossato il velo solo per rendere orgogliosi i genitori davanti alla comunità musulmana. Una situazione psicologica devastante che la faceva sentire sempre una persona a metà, in una doppia identità. Per sua fortuna, la sua famiglia si è trasferita a Londra, mentre S.F.

ha iniziato a frequentare l'università in Italia, dove vuole finire al più presto, trovare un lavoro, ed avere una indipendenza economica ed affettiva propria. Nonostante la lontananza della sua famiglia, lei si sente libera dalle tradizioni e dalle regole, però non totalmente, perché vive sempre di nascosto la sua relazione amorosa. Per il momento vive il presente, con l'obiettivo di laurearsi, ricordando un passato che la tortura e pensando ad un futuro che la tormenta.