Buone notizie sul fronte dell’esplorazione spaziale, lo scorso 8 Maggio è stata annunciata la notizia della scoperta di un nuovo esopianeta denominato dagli astronomi “WASP-96b”.
Wasp, l'esopianeta
Per chi non lo sapesse un esopianeta (o pianeta extrasolare) è un pianeta che appunto orbita attorno ad una stella diversa dal Sole. I ricercatori britannici dell'Università di Exeter sono riusciti ad individuare questo esopianeta privo di nuvole grazie al Very Large Telescope e la scoperta è stata rilasciata su “Nature”. In realtà l’esopianeta era già stato individuato nel 2014, ma solo grazie alle più recenti tecnologie nell’ambito dell’esplorazione spaziale i ricercatori sono riusciti a mappare la sua atmosfera.
WASP-96b è situato a “soli” 980 anni luce dalla Terra, nel cuore della costellazione della Fenice a metà tra le due stelle più brillante dell’emisfero meridionale: Achernar e Fomalhaut.
Il pianeta rientra nella famiglia dei “saturniani caldi” siccome supera Giove in dimensione del 20%, ma in massa è paragonabile a Saturno, perchè entrambi maggiormente composti da gas.
Le ricerche
Il professor Nikolay Nikolov, leader del team di ricercatori, ha condotto delle ricerche circa l’analisi spettrale della sua luce quando il pianeta passa davanti alla sua stella. Tale condizione è necessaria per rilevare le differenze fra la luce che proviene direttamente dalla stella e quella che è passata attraverso l'atmosfera planetaria, in tal modo è possibile carpirne la composizione.
Pertanto i ricercatori hanno rilevato nello spettro delle grandi quantità di sodio, settimo elemento per abbondanza nel sistema solare, che può essere osservato solo su un’atmosfera completamente priva di nuvole. Per quanto possa essere sensazionale la scoperta, WASP-96b non può ospitare alcuna forma di vita (almeno quella che conosciamo noi) perchè si stima che la sua temperatura superficiale sia di 1300°K, dovuta alla sua vicinanza dalla stella attorno alla quale orbita.
Gli interrogativi
Chissà se nella vastità delle galassie potremo venire a conoscenza di forme di vita che, plasmate dall’evoluzione darwiniana, possano sopravvivere in ambienti per noi inospitali. Nel frattempo, la specie umana si lancia alla conquista dello spazio e di nuovi mondi abitabili. Numerose compagnie spaziali private fra le qual la Space X di Elon Musk, stanno elaborando tecnologie sempre più sofisticate per migliorare la navigazione nello spazio e le possibilità di sopravvivenza dell'uomo nei pianeti più ostili. Anche questi tentaativi rappresentano in qualche modo un adattamento artificiale.