La Nra (National Rifle Association), lobby statunitense delle armi, sta in questi giorni pubblicizzando un nuovo modello di pistola, chiamata "Ideal Conceal".
Le caratteristiche dell'arma si deducono infatti già dal suo nome che tradotto in italiano suona più o meno come "occultamento ideale".
La nuova pistola infatti è un modello pieghevole e tascabile del tutto simile ad uno Smartphone che può essere tranquillamente infilata nelle tasche di un pantalone di jeans come si fa normalmente con i telefonini.
Pistola lanciata all'insegna del motto 'Autodifesa prima di tutto'
"L'autodifesa è il primo diritto", questo lo slogan scelto dall'azienda produttrice dell'arma che vuole così rimarcare quelle che sono le finalità della sua nuova arma, che mira ad un impiego nell'autodifesa personale dei suoi possessori.
Chiaramente il lancio della nuova pistola ha accesso il dibattito dell'opinione pubblica a stelle e strisce, tra quanti sono favorevoli e quanti invece si battono contro le armi in generale, soprattutto in riferimento ai tanti episodi di sangue di cui sono spesso piene le cronache americane e che almeno in parte sono dovuti ad una facilità, forse eccessiva, nell'acquisto delle stesse da parte dei cittadini comuni.
La rivista generalista statunitense Newsweek si è occupata della Ideal Conceal in un suo articolo in cui tra le altre cose sottolinea le lodi espresse dalla National Rifle Association sulla pistola, il cui possibile uso generalizzato (dalle mamme ai professionisti), darà a tutti la possibilità di non essere delle vittime e di difendersi adeguatamente.
Chiaramente non potevano mancare le voci contrarie alla nuova pistola-smartphone, che in prevalenza sono le stesse che da sempre avversano l'uso delle armi in generale.
Tra le prime ad insorgere Jaclyn Corin, giovane attivista contraria alla violenza armata
La Corin è uno dei leader del movimento Never Again del liceo Marjory Stoneman Douglas di Parkland in Florida, teatro lo scorso febbraio di una violenta strage in cui furono uccise con armi da fuoco ben 17 persone.
Lei stessa sopravvisse quasi per miracolo ed è stata tra i primi ad insorgere contro la nuova pistola lanciata all'insegna dell'autodifesa.
In un tweet l'attivista critica duramente la Nra e ne denuncia pubblicamente la continua operazione di "normalizzazione" del possesso, del trasporto e dell'utilizzo di armi da fuoco negli Stati Uniti.