Ci sono situazioni incredibili che accadono nel mondo ogni giorno; e sebbene spetti agli organi di stampa documentarle a dovere, un fatto ha lasciato tutti sconcertati per aver trasmesso informazioni false: la resurrezione di un uomo. A quanto pare però non si è trattato di un caso di fake news: il "falso assassinato", infatti, aveva come intenzione proprio quella di simulare a tutti gli effetti la propria morte.

Di ritorno tra i vivi

Incredibile ma vero, durante la conferenza stampa sull’omicidio di Babchenko, si è presentato proprio lui per annunciare a tutti di essere ancora vivo, la finta tragedia è stata messa in atto grazie all’aiuto delle autorità ucraine per catturare il suo vero killer.

La sua morte era stata annunciata dalla polizia ucraina martedì sera, versione poi confermata dalla povera moglie, che come tutti gli altri era all’oscuro del piano del marito per evitare fughe di notizie. Il giornalista si è scusato con la moglie per il momento terribile che le ha fatto vivere e successivamente con compagni e amici, sostenendo che in guerra egli pianse più di una volta la morte di un compagno e sa come ci si sente, purtroppo questa messa in scena era inevitabile.

Le motivazioni

I Servizi Segreti ucraini avevano previsto un piano per assassinare il cronista. Infatti il capo del dipartimento, Vasilij Gritsak, ha dichiarato che sulla testa di Babchenko pendeva una taglia di circa 30mila dollari, e sempre secondo loro l’omicidio è stato commissionato dalle autorità russe.

L’ex soldato incaricato dell’omicidio sarebbe stato arrestato in mattinata dagli ucraini, i quali sono venuti a conoscenza delle sue intenzioni circa due mesi fa e con un arguto piano e la complicità di Babchenko sono riusciti a catturare il killer, evitando una tragedia come quella di due anni fa in cui morì sempre a Kiev, a causa di un autobomba, un altro giornalista, questa volta bielorusso, Pavel Sheremet.

O quella di un deputato russo, Denis Vorokenkov, assassinato a colpi di pistola davanti al suo albergo.

Un piano perfetto

La parte ancora oscura ai più è quella che riguarda i dettagli dell’operazione, le ipotesi più plausibili sono che la presunta vittima avesse delle sacche di sangue e un giubbotto antiproiettile dal momento che persino la moglie lo ha ritenuto gravemente ferito appena lo ha visto, però a questo punto dovrebbero essere coinvolti anche infermieri e medici che l’hanno dichiarato deceduto.

Sicuramente le autorità ucraine hanno architettato il piano nei minimi dettagli non tralasciando niente e secondo le loro dichiarazioni ha portato i suoi frutti permettendo l’arresto del vero sicario. Il viceministro degli Interni ucraino ha voluto sminuire la faccenda con un post su Facebook in cui sostiene che anche il famoso investigatore Sherlock Holmes avesse inscenato il proprio omicidio per poter liberamente indagare su chi davvero progettava di ucciderlo, e anche egli dovette tenere all’oscuro amici e parenti, tra cui il compagno Watson.