A quarant' anni dall'uscita del film originale, Halloween è arrivato al Cinema lo scorso 25 ottobre. Pochi giorni dopo la proiezione ufficiale su grande schermo, le anteprime e le critiche già si fanno sentire.
Una trama d'altri tempi
Un remake inaspettato, a detta di molti. L'originale "Halloween" è uscito così in tutte le sale, a partire dal 25 ottobre. Portandosi dietro una scia di curiosità e di nostalgiche critiche. In questa nuova versione del regista David Gordon Green (che ha anche scritto la sceneggiatura a sei mani, con i collaboratori Danny McBride e Jeff Fradley), tutti i film successivi al primo originale sono stati messi definitivamente da parte.
Quindi, una volta eliminati tutti i sequel della spaventosa saga, in questa linea temporale l'omicida interpretato da Michael Myers ha trascorso gli ultimi quattro decenni in quella che è chiaramente una struttura di riabilitazione mentale dalle dubbie misure di sicurezza. Nel frattempo, una terrorizzata Laurie vive in un carcere più simbolico, una vera e propria fortezza all'interno di casa sua, per l'inevitabile giorno in cui Michael verrà a bussare alla sua porta.
Il motivo per cui Laurie è prigioniera di sé stessa? Ovviamente, Michael non può rimanere rinchiuso in eterno, altrimenti la trama non esisterebbe nemmeno. Quindi l'assassino si libera e, grazie ad alcuni giornalisti investigativi, torna addirittura ad indossare la sua vecchia, leggendaria maschera.
Dopodiché, però, Halloween si trasforma in un film con le cifre giuste, quei numeri che includono un sacco di morti raccapriccianti, che coinvolgono principalmente i compagni di classe di Allyson. Se i film degli anni '70 e '80 del genere hanno insegnato qualcosa, è che non si è un vero "mostro da cinema" se non si detiene un certo record di vittime.
A parte ciò, comunque, il pensiero della critica non ha tardato a farsi sentire.
L'originale è meglio?
All'inizio ci sono divertenti richiami ai film precedenti, compresa la presenza costante di Will Patton, il cliché dello sceriffo locale che cerca di risolvere il caso, che si unisce a Laurie nel tentativo di porre fine all'incubo di Michael.
Detto questo, l'inettitudine delle autorità è risibile anche per gli standard del genere, così come l'aderenza piuttosto indisciplinata di Laurie al piano al quale, a quanto si dice, avrebbe lavorato duramente già dai tempi dell'amministrazione Carter. Nell'innalzare il ruolo di Laurie da vittima sopravvissuta a donna energica e intraprendente, questo "Halloween" fornisce un elemento di chiara impronta femminista. Ciò è compensato, tuttavia, da tutte le donne vittime del Mostro, e da una mancanza di logica - al di là di alcuni momenti comici - in termini di uccisioni.
L'ostacolo principale da questa prospettiva è che l'horror è diventato più creativo e ambizioso - basti pensare a film come "Get Out" e "La madre" -, mentre "Halloween" sembra operare da un vecchio libro di regole cinematografiche da rispolverare.
Certo, tra la recente ondata di remake prodotti da Hollywood era ingenuo pensare che il buon vecchio "Halloween" si sarebbe salvato. Ma tracciare una linea retta a partire dall'originale di John Carpenter potrebbe essere un trucco perfetto, tranne forse per coloro che richiedono un certo spessore dal genere horror.