Aveva finalmente riavuto la sua sit-com sulla ABC dopo vent'anni di stop, ma ha rovinato tutto con un tweet. Lei è Roseanne Barr, attrice già nota anche in Italia per la serie televisiva "Roseanne", approdata nel nostro Paese con il titolo "Pappa e ciccia". Il telefilm narrava le tipiche vicissitudini di una famiglia della classe media americana, osservata con l'ironia tipica del popolo statunitense.
Di colore e nata in Iran: le "colpe" di Valerie Jarrett
Rispondendo ad un tweet in cui si accusava l'ex consigliera di Obama, Valerie Jarrett, di essere stata complice dei presunti "misfatti" del primo presidente afro-americano della storia, Roseanne Barr non ha saputo trattenersi e ha attaccato la Jarrett su due fronti che dovrebbero essere tabù per motivi non solo di buon senso, ma anche solo di buona educazione: la religione e la razza.
La Jarrett è nata in Iran da genitori americani, ed è di colore. Alcuni repubblicani la accusano (falsamente) di avere connessioni coi "Fratelli Musulmani", un'organizzazione para-terrorista sunnita nata in Egitto nel 1928 in reazione all'occidentalizzazione forzata dei paesi arabo-islamici. Forse vale la pena ricordare che l'Iran è a maggioranza sciita ma, si sa, ai repubblicani certi sottili distinguo spesso sfuggono.
Fratellanza musulmana e Pianeta delle scimmie
La Barr, che per parte sua è di famiglia ebraica e dovrebbe ben sapere che le parole sono pietre, ha "cinguettato" quanto segue: "Fratellanza musulmana & Pianeta delle scimmie hanno fatto un bimbo = vj", dove "v" e "j" sono proprio le iniziali della Jarrett.
Pronta e inevitabile la reazione della ABC (di proprietà della Disney) che, in men che non si dica, ha annunciato la cancellazione dello show: "La dichiarazione su Twitter di Roseanne – ha scritto il network in un comunicato – è ripugnante e in contrasto coi nostri valori, cosicché abbiamo deciso di cancellare lo show".
La Barr, che da sempre fa parte della schiera dei maggiori sostenitori di Trump, si è prontamente scusata con la Jarrett, col suo pubblico e con gli americani, e ha cancellato il tweet, ma non è servito a nulla.
In particolare, l'attrice ha rivolto le sue scuse alle centinaia di persone "che perderanno il lavoro per colpa mia".
Quanto alla Jarrett, l'ex funzionaria di Obama è intervenuta sulla questione in questi termini: "Sono preoccupata per tutte le persone là fuori che non hanno una cerchia di amici e seguaci pronta ad accorrere in loro difesa.
Parlo di quelle persone che camminano in strada pensando ai fatti propri e, mentre passano, vedono le signore dall'altra parte della strada che stringono più forte le borsette. O tutti quei genitori di colore che a un certo punto sono costretti a fare ai loro figli 'il discorso', come lo chiamiamo noi".
Il discorso
Va da sé che il discorso cui si riferisce la Jarrett è quello fatidico su come non essere ammazzati dalla polizia per il semplice fatto di essere neri. E quindi: rispondere sempre "sissignore" o "nossignore"; mai mostrarsi aggressivi; tenere sempre le mani in bella vista; evitare di fare passeggiate di sera e così via".